Primo piano

Piano di Rilancio, c’è la bozza: “Evitare una fase di depressione economica”

Usa il termine “depressione” il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, per indicare esattamente quello che va scongiurato nella fase post-quarantena. Presentando la bozza del Piano di Rilancio (Pnr), visionata dall’Ansa, che l’Italia dovrà necessariamente far quadrare per la ripartenza vera e propria, quella di settembre, il titolare del Mef ribadisce che in questi mesi il governo è intervenuto “per contrastare i devastanti effetti economici dell’epidemia Covid-19”. E che, ora più che mai, è necessario fare in fretta per scongiurare scenari apocalittici. Secondo il piano presentato da Gualtieri, la ripartenza avverrà seguendo sostanzialmente re linee: “Modernizzazione del Paese, transizione ecologica e inclusione sociale e territoriale e parità di genere”. In un quadro in cui “le notevoli risorse che l’Unione Europea ha messo in campo devono essere utilizzate al meglio”.

Rilancio e riforma fiscale

Il punto, secondo Gualtieri, riguarda innanzitutto “fornire alle famiglie e alle imprese tutto il sostegno necessario per una ripartenza sostenibile nel tempo e da un punto di vista sociale e ambientale, sospingendo gli investimenti produttivi e attuando riforme da lungo tempo attese”. Posto questo, la riforma del fisco non viene dimenticata: “L’alleggerimento della pressione fiscale è una delle componenti più importanti del programma di Governo”. E, nella fase successiva al taglio del cuneo avviato a luglio, l’esecutivo starebbe lavorando “a una riforma complessiva della tassazione diretta e indiretta“, volta a “disegnare un fisco equo, semplice e trasparente per i cittadini, che riduca in particolare la pressione fiscale sui ceti medi e le famiglie con figli e acceleri la transizione del sistema economico verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale”.

Piano scuola

Spazio anche al rilancio della scuola. Come scrive il ministro dell’Economia nel Pnr, nel giro di due anni tutti gli istituti scolastici di superiori e medie “saranno connessi con collegamenti in fibra ottica a 1 Gbps, necessari per l’adozione di forme sistemiche di teledidattica. La connettività sarà gratuita per 5 anni e sarà inclusa la manutenzione delle reti”. Previste anche riforme volte a “una revisione dei criteri di numerosità delle classi previsti dal Dpr 81/2009, per garantire stabilmente un migliore equilibrio tra le esigenze didattiche e di organizzazione del personale, anche al fine di evitare il fenomeno delle cosiddette ‘classi pollaio'”. Un punto attualissimo, specie in vista della ripresa delle lezioni in presenza a settembre. Secondo quanto si legge nella bozza, tale strategia consentirà “di liberare risorse in grado di permettere alle istituzioni scolastiche un pieno e adeguato utilizzo, attraverso gli strumenti della flessibilità (scomposizione delle classi in gruppi di livello, recupero degli apprendimenti, individualizzazione e personalizzazione attraverso il curriculum delle studente) dell’organico dell’autonomia”. Lo scopo: “Valorizzare lidentità dello studente, le diverse abitudini e le sue molteplici potenzialità e capacità“.

DM

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