Foto di Miha Rekar su Unsplash
Nuovo allarme vulcanico in Islanda. Nella penisola di Reykjaness, è iniziata un’attività eruttiva simile a quella dello scorso dicembre, anche se in una zona più meridionale. La città di Grindavik è stata completamente evacuata attorno alle 4 del mattino. Sgomberate due ore dopo anche le squadre di intervento. Gli scienziati valutano la posizione del magma per individuarne lo strato più superficiale.
Una nuova eruzione vulcanica si è verificata questa mattina dopo le 7:00 (le 8:00 in Italia) a sud-ovest della capitale islandese Rejkyavik. L’eruzione ha ripreso sulla penisola di Reykjaness, molto più a sud rispetto a quella del 18 dicembre, scrive il quotidiano islandese MorgunblaÐiÐ. Il Dipartimento di pubblica sicurezza della polizia nazionale ha dichiarato lo stato di emergenza.
Al momento sembra che si sia aperta una crepa a Sundhnúk, a nord di Grindavík, intorno alle 7.57 di questa mattina e che già si sta allungando. Sundnúkur si trova su uno spartiacque quindi non è chiaro dove possa scorrere la lava.
La città islandese di Grindavík è stata completamente evacuata poco prima delle quattro del mattino (le 3:00 in Italia) a causa di una nuova eruzione vulcanica e subito dopo le 6:00 è stato ordinato alla squadra di intervento di lasciare la zona. Lo riporta il quotidiano islandese MorgunblaÑiÑ. La parte orientale di Grindavík è rimasta senza elettricità. I geoscienziati ritengono che il magma possa trovarsi esattamente sotto la città.
La Laguna Blu di Svartsengi ha evacuato tutte le sue aree di attività. I geoscienziati dell’Ufficio meteorologico islandese stanno valutando la situazione nelle vicinanze di Grindavík alla luce dell’attività sismica notevolmente aumentata che si è verificata da ieri sera.
Fonte: Ansa
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