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Migranti, quattro nuovi sbarchi sull’isola di Lampedusa

Continuano gli sbarchi sull’isola siciliana di Lampedusa, con l’hotspot di contrada Imbriacola che ospita un numero di persone che è cinque volte la sua capienza. “Su Lampedusa sta calando il silenzio proprio mentre il sistema dell’accoglienza sull’isola, che fino a qualche settimana fa funzionava con regolarità, sembra essersi fermato”, ha affermato l’ex sindaco Totò Martello.

Gli sbarchi

Altri 95 migranti sono approdati a Lampedusa su due diversi barconi. Salgono così a dieci gli sbarchi registrati dalla mezzanotte di ieri, per complessive 529 persone. All’hotspot dell’isola, dove la situazione è al collasso, dopo l’arrivo di questi ultimi profughi sono adesso 1.798 le persone ospitate a fronte di una capienza di 350 posti. Il primo intervento è avvenuto a 20 miglia dalla costa, quando una motovedetta della Capitaneria di Porto ha intercettato una barca di 8 metri, partita da Zuara in Libia, con a bordo 72 persone, fra cui 8 minori, provenienti da Egitto e Mali. La stessa unità, a circa 7 miglia dal porto, ha bloccato una carretta di 7 metri con 23 egiziani, bengalesi e palestinesi. Nel gruppo anche una donna e sei minori.  Prima d questi, 174 persone erano arrivate Lampedusa. Direttamente a Cala Maluk è arrivato un barcone, partito da Sabrata in Libia, con 115 uomini originari di Etiopia, Marocco, Egitto, Pakistan, Sudan, Afghanistan e Bangladesh. La motovedetta Pv5 della Guardia di finanza, nel frattempo, ha soccorso, a 11 miglia dalla costa, una lancia di 10 metri con a bordo 59 egiziani e bengalesi. Anche questi due gruppi, dopo un primo controllo sanitario a molo Favarolo, sono stati portati all’hotspot dove gli ospiti sono arrivati a 1.783, una capienza di 350 posti. Ottanta dei migranti, già identificati e sottoposti a tampone rapido per la diagnosi del Covid, sono stati imbarcati sul traghetto di linea che giungerà all’alba di domani a Porto Empedocle.

Martello: “Cala il silenzio”

“Su Lampedusa sta calando il silenzio proprio mentre il sistema dell’accoglienza sull’isola, che fino a qualche settimana fa funzionava con regolarità, sembra essersi fermato. E nonostante ciò nessuno più alza la voce e richiede misure per il rispetto dei diritti umani e per tutelare la comunità locale”, ha detto l’ex sindaco, nonché capogruppo del Partito democratico al consiglio comunale di Lampedusa e Linosa Totò Martello. “Tutto questo – aggiunge – avviene mentre il presidente Draghi rilascia dichiarazioni preoccupanti: mettere in discussione il principio stesso di accoglienza umanitaria in Italia significa aprire la porta al ritorno di folate di odio e di intolleranza”.

Lorenzo Cipolla

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