La premier Giorgia Meloni è a Bruxelles per il vertice del Consiglio europeo. I dossier dell’Ucraina e del Medio Oriente tengono banco. In particolare, si discuterà la possibilità di rinforzare gli aiuti militari a Kiev, con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, a suggerire l’utilizzo dei beni russi congelati per finanziare il sostegno all’Ucraina.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata all’Europa Building per il Consiglio europeo. Prima del summit Ue i 27 capi di Stato e di governo hanno un pranzo di lavoro con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. “Sono abbastanza sicuro che stiamo inviando un segnale molto chiaro: Putin ha sbagliato i calcoli se ritiene che non saremo in grado di sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario e l’utilizzo dei profitti” degli asset russi immobilizzati “è un piccolo ma importante elemento fondamentale”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz arrivando al consiglio europeo a Bruxelles.
Le entrate dei profitti dagli asset russi congelati “possono essere utilizzate dall’Unione europea e, a mio avviso, innanzitutto per avere l’opportunità di acquisire le armi e le munizioni di cui l’Ucraina ha bisogno per la propria lotta difensiva”, ha aggiunto Scholz. L’Europa si prepara a fronteggiare le minacce di Putin. Quello che si apre oggi è un Vertice di guerra con l’obiettivo di preparare i cittadini a possibili crisi di sicurezza. “Serve un approccio che tenga conto di tutti i rischi”, si legge nella bozza di conclusioni.
Il Consiglio Europeo sottolinea la necessità “imperativa” di una “preparazione militare-civile rafforzata nonché coordinata” e di una “gestione strategica delle crisi nel contesto dell’evoluzione del panorama delle minacce”. Invita quindi il Consiglio a portare avanti i lavori e la Commissione, insieme all’Alto Rappresentante, a proporre “azioni per rafforzare la preparazione e la risposta alle crisi a livello dell’Ue in un approccio che tenga conto di tutti i rischi e di tutta la società, in vista di una futura strategia di prontezza”.
“Oggi il Consiglio europeo discuterà” della possibilità di introdurre dei defence bond “probabilmente senza prendere una decisione. E’ chiaro però che l’attualità ci impone di trovare strumenti di finanziamento comune. Credo che non ci siamo ancora, e questo può essere un motivo di rammarico, ma bisogna andare in quella direzione”. Lo ha detto all’ANSA il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, a margine del prevertice dei socialisti Ue a Bruxelles.
“Noi crediamo nell’Europa. E crediamo in una difesa europea. Gli eurobond per la difesa sono una buona idea, così come è stato fatto per il Covid. La difesa europea è un percorso che necessita anche di un sostegno finanziario, credo che abbiamo buone ragioni per convincere anche gli altri Paesi” sugli eurobond. Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un punto stampa al summit del Ppe.
Fonte: Ansa
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