L’italiano Luca Tacchetto e la canadese Edith Blais, rapiti in Burkina Faso nel dicembre 2018, sono stati liberati in Mali. La notizia è stata anticipata dal New York Times. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha parlato con il suo omologo canadese Francois-Philippe Champagne per pianificare anche il rientro in Italia. E poi ha sentito il padre di Tacchetto che non ha mai smesso di sperare e chiedere aiuto alle autorità per riportare il figlio a casa. Tacchetto, 30 anni, e Blais, 34, erano stati rapiti nel dicembre del 2018 mentre erano in viaggio nel Sahel. La convinzione dell’intelligence è che fossero stati catturati da un gruppo criminale e poi ceduti ai fondamentalisti che li avevano portati in Mali da milizie che da tempo si sono affiliate all’Isis e a gruppi che negli anni hanno lavorato con Al Qaeda. L’ultima notizia dei due era arrivata 15 dicembre 2018 quando erano stati ospitati da Robert Guilloteau, un francese che conoscevano e con il quale erano usciti insieme quella sera. In questi mesi i due – scrive il Corriere – i governi hanno sempre collaborato e il lavoro dell’intelligence è stato effettuato in parallelo, soprattutto da quando si è saputo che i due potevano essere stati “venduti” a un gruppo jihadista e tenuti in due prigioni separate.
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