Primo piano

Lazio, pari all’ultimo respiro

Un pari quando la partita sembrava chiusa, al quarto di recupero, grazie ad un gol di testa messo a segno dal portiere Provedel che regala alla Lazio un insperato pareggio contro l’Atletico Madrid che era andato avanti nel primo tempo grazie ad un gol di Barrios.

Le scelte

Parola d’ordine, riscatto, per la Lazio che riabbraccia la Champions ospitando all’Olimpico l’Atletico Madrid dell’ex Diego Simeone, acconto da tanto affetto e da uno striscione in Curva Nord. “Roma, sempre casa giusta: bentornato campione d’Italia”. Cambia qualcosa Maurizio Sarri rispetto alla partita con la Juve: dentro in difesa Patric e Luca Pellegrini, a centrocampo c’è Vecino, con Kamada ancora preferito a Guendouzi. Nell’Atletico Madrid, davanti Griezmann e Alvaro Morata, in estate oggetto del desiderio per molti club italiani.

La Lazio fa la partita, l’Atletico passa

Tanta Lazio nei primi quarantacinque minuti. Partenza in sordina, di studio, poi è la squadra di Sarri a prendere in mano il boccino del gioco. E fioccano subito le occasioni, con Immobile, Kamada e Romagnoli che di testa la manda fuori di poco. L’Atletico c’è e alla prima occasione, Griezmann spaventa i biancocelesti con una percussione, ma scivola al momento della battuta a rete. Partita molto tattica, con la Lazio che spinge ma a trovare il vantaggio sono i Colchoneros, con una conclusione da fuori di Barrios, con un tocco di Kamada che mette fuori causa Provedel. La partita si infiamma e arrivano  primi gialli: ammoniti anche Simeone e Sarri, che nel finale perde anche Pellegrini per infortunio. Al suo posto Lazzari.

Provedel all’ultimo respiro

L’Atletico, come suo costume, chiude bene tutti gli spazi, e la Lazio fatica. Ci pensa Provedel a chiudere su una conclusione di Witsel dai venti metri, poi ci prova Vecino, velleitario. L’occasione per la Lazio arriva all’ora di gioco, quando Oblak sbaglia il rinvio e consegna il pallone a Felipe Anderson che di testa appoggia a Immobile. Gran destro ravvicinato, salva il portiere spagnolo. Atletico che rischia di far male in controgioco, ancora con Griezmann con un destro alto di poco. Sarri decide che è il momento di cambiare: dentro Guendouzi e Isaken al posto di Kamada e Felipe Anderson. Ma l’occasione per il raddoppio capita agli spagnoli: Morata si aggiusta il pallone, gran destro, palla sul palo dopo una deviazione di Romagnoli. Che spavento per la Lazio. Che a stretto giro trema ancora, e anche stavolta è provvidenziale la chiusura di Provedel sulla conclusione ravvicinata di Lino a due metri dalla porta. Poi è Oblak a smanacciare in angolo un cross di Zaccagni che poco dopo esce insieme a Vecino, lasciando il posto a Cataldi e Pedro. La Lazio attacca a testa bassa, ma manca di lucidità e diventa facile controllare per l’Atletico. Quattro di recupero, con la Lazio tutta nella metà campo spagnola. All’ultimo secondo del recupero, l’incredibile pari firmato dal portiere  dal portiere Provedel che stacca di testa con la maestria del centravanti vero e salva la Lazio dalla sconfitta.

Massimo Ciccognani

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