Il sabato del villaggio del calcio italiano, regala alla Juventus il primato in classifica, scavalcando l’Inter, almeno per le prossime 24 ore in attesa di Inter-Frosinone di domani. Intanto la Juve fa il suo, battendo il Cagliari per 2-1: sblocca Bremer, raddoppia Rugani, accorcia Dossena che colpisce anche un palo. Bianconeri a quota 29, +1 sui nerazzurri. Milan che resta terzo a -6 dalla Juve, con il Napoli che domani può scavalcarlo.
Scelte ponderate da parte dei due tecnici: Allegri con il solito 3-5-2. Nei tre dietro, davanti a Szczesny, ci sono i riconfermati Gatti, Bremer e Rugani. In mezzo il tecnico livornese deve fare a meno dello squalificato Rabiot e di conseguenza si affida a Mckennie, Locatelli e Miretti, con Cambiaso e Kostic esterni. Davanti panchina per Vlahovic e coppia d’attacco formata da Chiesa e Kean. Dal canto suo Ranieri dispone il suo Cagliari 4-3-1-2: Scuffet tra i pali, Zappa, Dossena Goldaniga e Augello nei quattro dietro. In mezzo Jankto, Prati e Makoumbou, Viola trequartista a sostegno di Luvumbo e Petagna.
La Juve parte meglio e costringe il Cagliari nella propria sedici metri, anche se i sardi non vanno mai in affanno. Il Cagliari cresce a ridosso della mezz’ora e la prima vera occasione per gli isolani con Dossena che tutto solo in area, impatta male la sfera che finisce sopra la traversa. Poi due buone opportunità per i bianconeri, con Kean che solo davanti a Scuffet sbaglia lo stop, poi con Cambiaso, che spara altissimo. Non cambia il tema tattico nella ripresa, con la Juve a fare la partita e il Cagliari a ribattere colpo su colpo. Dopo un colpo di testa alto di Gatti da palla inattiva, arriva il vantaggio bianconero. Ancora da palla inattiva: punizione di Kostic, la testa di Bremer, stavolta Scuffet si arrende, 1-0 Juve. Il buon momento bianconero continua e a mettere al sicuro il risultato, ci pensa Rugani che corregge in rete un centro di Kostic. Palla che prima colpisce la traversa poi di petto la riprende e a venti dalla fine mette il punto esclamativo sul match. Il Cagliari però non molla e sempre da palla inattiva la riapre con Dossena, ancora il migliore tra i suoi: 2-1 con quindici minuti ancora da giocare. Il Cagliari ci crede, Dossena centra il palo a portiere battuto, poi è Oristanio a coordinarsi male e spedire alto di testa da centro area. La partita si apre, cinque di recupero che bastano alla Juve per portare a casa il risultato. Ma il Cagliari esce a testa altissima dallo Stadium.
Doveva essere la partita della conferma dopo il successo di Champions sul Psg, invece il Milan precipita nel peggiore degli incubi: in vantaggio 2-0 a Lecce, si fa rimontare con facilità estrema, fino al 2-2, con i salentini che mettono a nudo tutti gli attuali limiti della squadra di Pioli. La sblocca Giroud, raddoppio di Reijnders poi, nella parte discendente del match, la clamorosa rimonta del Lecce. Entra Sansone e fa 1-2, poi il pari di Banda per il 2 pari, e gol annullato a Piccoli in pieno recupero. Ma che partita. Senza dubbio merito di un Lecce che ci ha creduto fino alla fine, centrando un insperato pareggio. E poi anche andare meglio.
La domenica calcistica si accende all’ora di pranzo, con il Napoli che ospita l’Empoli e confida nel sorpasso al Milan. Alle 18 c’è il gran derby dell’Olimpico tra Lazio e Roma. Stavolta come non mai, chi si ferma è perduto. Infine, al tramonto della giornata, tocca alla capolista di Simone Inzaghi che al Meazza ospita il Frosinone. Con un successo riprenderebbe la testa della classifica staccando tutti gli altri.
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