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L’Italia sospende Schengen: “Ma nessun allarmismo”

Stop temporaneo all’accordo di Schengen al confine tra Italia e Slovenia. Una decisione che rientra nelle precauzioni adottate da alcuni Paesi europei a seguito dell’innalzamento del livello di allerta terroristica nel Vecchio Continente. Ma il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, precisa: “È una soluzione temporanea”.

Piantedosi: “Convergenza sulla sospensione di Schengen”

“C’è stata una sostanziale convergenza sulla sostenibilità di queste misure, ovviamente adottate in una logica di temporaneità e proporzionalità”.

Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi interpellato a margine del Consiglio Affari Interni sulla sospensione di Schengen al confine tra Italia e Slovenia. “Ho precisato che si tratta di una misura che si ripromette di essere temporanea, proporzionata. Ho preannunciato che ci siamo sentiti con i colleghi di Slovenia e Croazia per vederci a breve, probabilmente il 2 novembre a Trieste e concordare assieme delle modalità di attuazione che possa rendere ponderata la misura”.

“Io ho rappresentato” alla riunione “la posizione del governo italiano, che è quella di rassicurazione dei propri cittadini sul fatto che non esistono segnali concreti di un imminente allarme. Tuttavia la situazione e anche il modo con cui si sono manifestati questi episodi in Belgio e in Francia inducono a mantenere alta l’attenzione ed è quello che stiamo facendo”, ha detto il ministro.

Tajani: “Non abbiamo rischi di attentati”

“Abbiamo chiuso soltanto Schengen al confine con la Slovenia per evitare che attraverso la rotta balcanica arrivino terroristi che possano colpire nel nostro Paese o in Europa. Non abbiamo rischi di attentati, non c’è nessun segnale in questa direzione però non possiamo abbassare la guardia, anzi la alziamo proprio per la prevenzione” e “per proteggere i siti, in particolare quelli frequentati da cittadini di religione ebraica, per impedire che ci siano azioni violente”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Mattino Cinque, sottolineando che la sospensione di Schengen “ha tempi limitati”.

Ros: “Attenzione ma nessun allarmismo”

Le minacce “vanno prese sempre molto seriamente, perché in passato si sono registrati casi di partecipazione ad attentati terroristici di soggetti entrati illegalmente in Italia. Non bisogna creare allarmismi, ma questi temi vanno affrontati con attenzione: abbiamo strutture di polizia efficienti che riescono a percepire il rischio e in quel caso si innalza il livello di attenzione”. Lo ha detto Pasquale Angelosanto, comandante del Ros dei carabinieri, a margine della conferenza ‘Sicurezza e Salute’ nell’Aula Magna Agazio Menniti del San Camillo, a Roma.

Fonte: Ansa

redazione

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