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Israele, ancora proteste contro la riforma giudiziaria

Il portavoce della Polizia di Israele ha annunciato che non saranno tollerate dimostrazioni che mettano a rischio la regolare fruibilità delle strade. E, per la nuova dimostrazione contro la riforma della giustizia, si annuncia un braccio di ferro all’aeroporto Ben Gurion. 

Sfida in Israele

“Rispetto per il diritto alla protesta, ma tolleranza zero verso la chiusura di strade”: questi, secondo il portavoce della polizia Ely Levy, gli ordini impartiti agli agenti mentre il movimento di protesta contro la riforma giudiziaria del governo Netanyahu lancia continui appelli ai suoi seguaci per una prova di forza da tenersi domani pomeriggio all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. In un’intervista radio Levy ha ricordato che ancora ieri un aereo con 330 passeggeri a bordo ha compiuto al Ben Gurion un atterraggio di emergenza. “Tutti comprendono – ha aggiunto – che in casi del genere occorre garantire che le vie di accesso siano tenute sgombre per consentire il passaggio dei mezzi di soccorso”.

Ben Gurion off limits

Di conseguenza domani all’aeroporto Ben Gurion la polizia impedirà con la forza qualsiasi ostruzione al traffico. Automobili che intralcino il traffico saranno rimosse ed i proprietari saranno multati. Il numero massimo di dimostranti è stato fissato dalla polizia in 5.000, che dovranno restare in area prestabilita. Gli organizzatori della protesta – che hanno assunto il nome di ‘Forza Kaplan’, dalla via di Tel Aviv dove da 26 settimane si ripetono le manifestazioni del sabato sera – hanno replicato in un comunicato che “è diritto dei cittadini di protestare ovunque contro la dittatura, ed è appunto quanto avverrà domani. Sarà una protesta democratica, non violenta, per bloccare le intenzioni dittatoriali del governo israeliano”.

Fonte: Ansa

redazione

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