Foto di Oleg Vakhromov su Unsplash
Israele, dopo aver messo in allarme l’Occidente via social inquadrandolo come possibile obiettivo di attacchi missilistici dell’Iran, invita l’Unione europea a considerare l’imposizione di sanzioni per un progetto che “mette in pericolo il mondo”. Secondo il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, occorre agire “prima che sia troppo tardi”. Intanto, Netanyahu annuncia che, a breve, Tel Aviv intensificherà la pressione su Hamas.
Il ministro degli esteri israeliano Israel Katz ha chiesto ai suoi omologhi della Ue “di imporre sanzioni al progetto missilistico iraniano”. Lo ha annunciato lo stesso Katz aggiungendo che “il progetto mette in pericolo il mondo. Bisogna fermare l’Iran prima che sia troppo tardi”. Su X Katz ha ricordato che i “missili iraniani hanno una gittata fino a 3mila chilometri”. Al tempo stesso ha dato istruzioni alle ambasciate israeliane nella Ue “di aumentare la campagna contro l’Iran in vista dell’incontro Fac dei ministri degli esteri europei di domani per discutere le sanzioni”.
“Nei prossimi giorni aumenteremo la pressione militare e politica su Hamas perché questo è l’unico modo per liberare i nostri ostaggi e ottenere la vittoria”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in un messaggio alla vigilia della Pasqua ebraica denunciando che “purtroppo, fino ad ora, tutte le proposte per il rilascio dei nostri rapiti sono state completamente respinte da Hamas”.
A questo proposito ha ricordato “che Blinken ha detto che l’unico ostacolo ad un accordo per la liberazione dei sequestrati è Hamas”. “In questa notte del Seder pasquale i nostri rapiti prigionieri di Hamas sono davanti ai nostri occhi”.
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