Tank di Israele operano nel nord di Khan Yunis, nella zona sud di Gaza. Iniziato l’attacco contro obiettivi di Hamas. Alta tensione anche nell’area nord del territorio israeliano. Allarme Onu sugli sfollati nella Striscia.
Israele ha allargato oggi la manovra terrestre al settore sud di Gaza. Lo ha confermato la radio militare. Unità terrestri, ha precisato, “stanno operando a nord di Khan Yunis. In quell’area ci sono mezzi blindati che hanno iniziato ad attaccare obiettivi di Hamas”. Secondo l’emittente, l’esercito intende estendere le proprie attività di terra, dopo che nei giorni scorsi ha fatto ricorso ripetutamente a bombardamenti dell’artiglieria, della aviazione e della marina.
Circa 1,8 milioni di persone, pari al 75% della popolazione della Striscia di Gaza, sono sfollati interni: lo dichiara l’agenzia dell’Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). Il precedente bollettino Ocha parlava di 1.7 milioni di sfollati, anche se “ottenere un conteggio preciso è oneroso”, precisa l’agenzia Onu, citata da vari media fra cui il Guardian.
Inoltre, l’agenzia delle Nazioni Unite ha fatto sapere che nelle operazioni di guerra della giornata di ieri, almeno 160 palestinesi sono rimasti uccisi nella Striscia di Gaza, fra il campo profughi di Jabalia e Gaza City: in entrambi i casi per la distruzione di palazzine residenziali.
Alcuni soldati sono stati feriti a Beit Hillel (alta Galilea) dalla esplosione di un razzo anticarro sparato dal Libano sud. Lo riferisce il portavoce militare israeliano secondo cui il veicolo su cui si trovavano e’ stato danneggiato. Il portavoce ha aggiunto che altre esplosioni sono segnalate alle pendici del monte Hermon, sul Golan. Il villaggio di Beit Hillel si trova a breve distanza dal confine con il Libano.
In precedenza altre esplosioni erano state segnalate sulle alture del Golan, per il lancio di un razzo dalla Siria, e presso il kibbutz Yiftach, a ridosso del confine col Libano.
Intanto, le forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver scoperto più di 800 tunnel nella Striscia di Gaza dall’inizio dell’offensiva di terra iniziata a fine ottobre. Circa 500 sarebbero già stati distrutti, facendoli esplodere o sigillandoli. Secondo l’Idf, molti tunnel collegano le “risorse strategiche” di Hamas, riporta The Times of Israel.
Fonte: Ansa
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