“Il governo sa dove si trova Kim Jong-un”. Con queste parole, pronunciate dal ministro dell’Unificazione di Seul, Kim Yeon-chul, sembrerebbe che sia stata messa fine al giallo e alle tante ipotesi che sono circolate sulla salute del leader nordcoreano.
Il ministro sudcoreano, in un’audizione al parlamento, ha affermato che Kim Jong-un potrebbe aver saltato la cerimonia del 15 aprile, dedicata al compleanno del nonno Kim Il-sung, fondatore dello Stato, per i timori del coronavirus e non perché malato. Il ministro ha definito “fake news” e “infodemia” i rumor sulla malattia: “Posso dire con sicurezza che non ci sono stati segnali insoliti”.
Tutto è iniziato lo scorso 15 aprile quando il leader nordcoreano non ha preso parte ai festeggiamenti per il compleanno del nonno. Pochi giorni dopo, il 21 aprile, il sito Daily Nk – sito web di news con base a Seul – aveva diffuso la notizia per cui Kim Jong-un sarebbe stato convalescente e in gravi condizioni in seguito a un intervento chirurgico cardiovascolare. La salute del comandante supremo, infatti, sarebbe peggiorata negli ultimi mesi a causa di tabagismo, obesità e stress da superlavoro. Nel mezzo di tutte queste indiscrezioni, lo scorso 25 aprile, la Cina ha inviato in Corea del Nord una delegazione – composta da esperti medici – guidata da un funzionario senior dell’International Liaison Department del Partito Comunista, la struttura che vanta i legami più stretti con lo storico alleato. Non era stato chiarito, però, se la missione fosse legate alle presunte gravi condizioni di salute di Kim Jong-un. Oggi le dichiarazioni del ministro di Seul che, almeno per ora, sembrano spazzare via qualsiasi ipotesi sulla malattia del leader di Pyongyang.
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