Non accenna a dissolversi la cortina di nebbia che aleggia intorno alle condizioni di salute di Kim Jong Un, leader della Corea del Nord che, secondo quanto riportato dal Daily Nk, lo scorso 12 aprile avrebbe subito un intervento cardiovascolare. La salute del leader nordcoreano sarebbe peggiorata negli ultimi mesi a causa di tabagismo, obesità e stress da superlavoro.
Nel mezzo delle indiscrezioni contraddittorie sullo stato di salute del leader Kim Jong-un, smentite dalla Corea del Nord, la Cina ha inviato una delegazione – di cui fanno parte esperti medici – guidata da un funzionario senior dell’International Liaison Department del Partito Comunista, la struttura che vanta i legami più stretti con lo storico alleato.
Lo riporta l’agenzia Reuters che, sul suo sito, ricostruisce quanto appreso da diverse fonti: il team sarebbe partito giovedì in una missione il cui significato non è chiaro se da sia da collegare ai presunti problemi del leader supremo. Il Daily NK, sito web di Seul ben informato sulle vicende di Pyongyang, aveva riportato martedì che il 12 aprile Kim sarebbe stato sottoposto a intervento chirurgico cardiovascolare a causa dei problemi di salute cronici e che sarebbe in fase di recupero in una villa sul monte Kumgang. Subito dopo la Cnn aveva riferito che l’intelligence Usa aveva acceso un faro con Kim indicato “in grave pericolo”. Quanto basta per moltiplicare le voci sulla sua sorte, coprendo l’intero spettro delle ipotesi, decesso incluso.
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