E’ diretta verso Taranto la nave dell’ong Medici senza frontiere Geo Barents con 293 migranti a bordo, nove giorni dopo il primo intervento di soccorso. “Troppo lunghi i tempi di assegnazione del porto, bisognerebbe indicarlo immediatamente dopo le operazioni di soccorso”, lamenta il responsabile delle operazioni di Msf Riccardo Gatti, che si trova sull’imbarcazione.
Sono un maschietto e una femminuccia i bambini morti in un incendio scoppiato su una barca con 37 migranti che viaggiava verso Lampedusa. La polizia sta cercando di accertare le cause dell’incidente. Due le ipotesi: l’esplosione del motore che avrebbe investito i due bimbi- di uno e due anni – che erano vicini e che sono morti carbonizzati, oppure lo scoppio delle taniche del carburante provocato da una scintilla del motore, che i profughi cercavano di riaccendere, rimasto in panne durante la navigazione. Diversi i feriti: la più grave, madre di una delle piccole vittime, sarebbe una donna d 25 anni, incinta, intubata e trasportata in elisoccorso al Civico di Palermo. Ustionati anche altri profughi seduti a poppa dell’imbarcazione. Secondo le testimonianze dei migranti la madre dell’altro bimbo deceduto sarebbe dispersa in mare. Le salme dei bambini sono già sbarcate a molo Favarolo. Insieme alla donna intubata l’elisoccorso sta trasportando da Lampedusa a Palermo un bimbo di due anni con ustioni in tutto il corpo e un ragazzo con ustioni alle gambe. Un altro elisoccorso, partito da Pantelleria, sta andando nella maggiore delle Pelagie a prendere altri due feriti.
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