Novità in arrivo per quanto riguarda l’assetto “cromatico” del Paese. Ad annunciarlo è il premier Giuseppe Conte, nella giornata del monitoraggio generale sulla situazione della pandemia da coronavirus in Italia. “Sono ore impegnative – ha detto il presidente del Consiglio -. Eravamo a consulto con i nostri esperti per analizzare la curva epidemiologica per valutare gli scenari prossimi futuri. Oggi è venerdì e come sapete c’è il monitoraggio settimanale”. Probabile che, al termine dell’analisi, per alcune regioni cambierà l’inquadramento nelle fasce di rischio. Dal 4 dicembre, ad esempio, Toscana (come annunciato dal governatore Eugenio Giani) e Lombardia dovrebbero passare in zona arancione, mentre l’Emilia-Romagna è pronta al passaggio in zona gialla.
Anche il Veneto, come precisato dal governatore Luca Zaia, sarebbe in procinto di allentare un po’ le restrizioni. Il presidente ha infatti fatto sapere che, con un’ordinanza che resterà valida fino al 4 dicembre (giorno in cui entrerà in vigore il nuovo Dpcm), la Regione si appresta a riaprire di sabato “le medie e grandi strutture di vendita, sopra i 250 metri quadri”. Allentamento che, a ogni modo, non convince il sistema sanitario nazionale. Anzi, nonostante i segnali positivi, i medici dell’Intersindacale della Dirigenza medica invocano una maggiore prudenza nelle settimane che verranno.
Perché se è vero che “i dati mostrano segnali di rallentamento della crescita dell’epidemia da SarsCov2”, le “condizioni di sovraccarico del sistema ospedaliero, con occupazione delle Terapie Intensive e aree Covid particolarmente elevata, impongono di non allentare le misure restrittive“. Nell’ultima settimana, ricordano i medici, “si sono contati oltre 200mila nuovi casi e 4.980 decessi mentre i ricoveri con sintomi sono attualmente più di 34mila”.
Per quanto riguarda la questione degli impianti sciistici, a sbrogliare la situazione potrebbe arrivare l’Unione europea che, fa sapere, diramerà un orientamento comune sulle misure da adottare per il periodo di festività. “I leader – spiega la vicepresidente della Commissione Margheritis Schinas – hanno parlato delle festività natalizie nell’ultima videochiamata e ne discuteranno di nuovo. La prossima settimana la Commissione Ue, a seguito del meeting dei leader, presenterà un orientamento per le settimane a venire, per permettere ai leader una comprensione comune e il più possibile una soluzione coordinata”. Per questo, precisa, “nelle settimane a venire non dobbiamo danneggiare i risultati importanti raggiunti. La questione è nelle mani dei nostri Stati membri, ma c’è una dimensione europea: un senso del dovere collettivo di non fare errori”.
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