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Dipinti rubati nelle Chiese: ecco quanti ne hanno recuperati i Carabinieri

Sedici dipinti che erano stati rubati da delle Chiese, sono stati ritrovati dal Nucleo dei Carabinieri per la tutela del paatrimonio culturale di Firenze, dopo un’indagine di circa un anno. Le attività investigative sono state coordinate dalla Procura di Perugia. 

Dipinti rubati nelle Chiese: ecco quanti ne hanno recuperati i Carabinieri

Sono 16 i dipinti restituiti ai legittimi proprietari dal Nucleo Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Firenze, dopo un’indagine durata circa un anno che ha permesso di ritrovare le opere, finite in possesso di un imprenditore umbro che non sapeva della provenienza furtiva delle opere. In particolare si tratta di quattro dipinti olio su tela (cm.115×85) rubati nel 2000 dalla Chiesa di Santa Maria a Vigesimo di Barberino del Mugello (Firenze), cinque dipinti tondi, raffiguranti i misteri del rosario, sottratti nel 2001 dalla Chiesa di Sant’Agapito a Lombardore (Torino), tre dipinti olio su tela trafugati a un privato, nel 1999 a Novi Ligure (Alessandria); due tele olio su tela rubate sempre nel 1999 in un negozio antiquario a Bovolone (Verona). Recuperati anche un dipinto olio su tela sottratto dal Palazzo Municipale di Potenza Picena (Macerata) nel 1997 e un altro rubato nel dicembre del 1999 dalla Chiesa e dalla casa parrocchiale di Moscazzano (Cremona).

Le indagini

Le attività investigative, è stato spiegato, sono state coordinate dalla procura di Perugia e sono iniziate con il meticoloso controllo dei siti internet di settore e anche di immagini relative a palazzi o edifici storici, utilizzate per altri scopi. Nello specifico, sulla pagina web della struttura ricettiva dell’imprenditore, usata per banchetti e ricevimenti, i militari del nucleo hanno notato, affisse alle pareti del salone, due delle tele rubate dalla Chiesa di Santa Maria a Vigesimo di Barberino del Mugello. In seguito a una perquisizione sono state trovate le restanti 14 opere. I carabinieri, si spiega ancora, hanno constatato l’estraneità ai fatti dell’imprenditore che è risultato essere stato raggirato da un ricettatore, oggi deceduto e che viveva nella provincia di Perugia. Le opere sono state già restituite alle Chiese e al Comune che le custodivano al momento del furto. I beni appartenenti ai privati sono stati restituiti ai proprietari o agli eredi.

Fonte Ansa

redazione

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