E’ di due vittime, un uomo e una donna, per il momento il bilancio del crollo della palazzina di due piani di via Rampa Nunziante, sulla litoranea Marconi di Torre Annuniziata (Napoli). La loro identità non è stata ancora fornita. I vigili del fuoco hanno steso lunghi teli bianchi per coprire le zone delle ricerche, che proseguono senza sosta dalle prime ore del mattino (l’implosione si è verificata alle 06.30). Al momento risultano disperse altre 5 (o 6) persone.
Le operazioni vengono svolte con secchi di plastica. Non ci sono mezzi meccanici in funzione per il timore di danneggiare i corpi che potrebbero essere sotto l’alto cumulo di macerie dell’edifico in prossimità del quale vi sono i binari della linea ferroviaria. Al momento del crollo nella palazzina si trovava la famiglia Cuccurullo, composta dall’architetto Giacomo, funzionario dell’ufficio tecnico del Comune di Torre Annunziata, la moglie Adelaide Laiola (Eddye) e il figlio Marco di 25 anni. Poi i quattro componenti della famiglia Guida: il padre Pasquale, la moglie Anna e due figli minorenni, di 8 e 11 anni. Non si hanno notizie anche di Pina Aprea una sarta di 65 anni che abitava da sola nella palazzina: non si esclude che sia uscita molto presto da casa.
“Ho sentito delle sirene, ho acceso Facebook e la notizia del crollo già circolava sui social – dice Lucia, la cugina di Adelaide, una delle persone disperse – mi sono precipitata sul posto e ho visto una scena tremenda“. Nel corso delle operazioni due vigili del fuoco sono rimasti feriti: uno di loro è stato trasportato con una lettiga in ospedale. I soccorritori hanno cercato di aprire un varco tra le macerie per calare uno di essi. Un lavoro difficilissimo, svolto sotto un sole cocente. Sulle macerie sono stati portati dei cani per avvertire la presenza di persone. Disposto anche l’utilizzo di un drone.
Sulle cause del crollo della palazzina ci si interroga. Il sindaco di Torre Annunziata, Enzo Ascione, ha detto ai giornalisti: “Era una palazzina messa male, mi dispiace che un tecnico del Comune non abbia potuto accorgersene. Qualche segnale avrebbe dovuto esserci”. “La gente aveva espresso preoccupazione per i lavori, qualche avvisaglia c’era già stata”, ha spiegato invece l’amministratore del condominio “Residenza a mare“, Vincenzo Frappolla, che si trova proprio di fronte alla palazzina crollata. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo per crollo colposo. Sul posto, dove si è verificato il crollo, si sono recati il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli e il sostituto Andreana Ambrosino, mentre sono stati acquisiti dall’Ufficio tecnico del Comune oplontino i primi documenti relativi all’immobile e ai lavori che stavano interessando i piani inferiori dell’edificio.
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