Primo piano

Covid, mezza Italia è gialla: tasso di positività al 22%

L’ultimo bollettino dice 61.046 nuovi casi di Covid e 133 decessi in un giorno. Un bilancio che, a fronte di 278.654 test, porta il tasso di positività a sfiorare il 22%. Si tratta, di fatto, dei primi dati del weekend di Capodanno che, in linea con gli altri fine settimana, registrano il consueto calo nel numero dei tamponi. Al netto di questo, il tasso di positività sale rispetto a ieri e con esso anche i ricoveri nei reparti ordinari, 500 in più nelle ultime 24 ore. Un quadro che ha portato praticamente la metà del Paese a spostarsi in zona gialla a partire da domani, ovvero il primo lunedì del nuovo anno. Dieci Regioni cambieranno colore, con una di esse, la Liguria, fortemente indirizzata verso il passaggio in arancione. Mercoledì 5 gennaio, il Cdm si riunirà per determinare il modus operandi delle prossime settimane.

Covid e lavoro: le ipotesi

Il periodo si annuncia per nulla facile. In giornata, Movimento 5 stelle e Lega hanno alzato il pressing contro la proposta delle Regioni su Dad e quarantena per i positivi a scuola. E anche la discussione sul Super Green Pass nel mondo del lavoro non accenna a fermarsi. Alcune forze politiche, Pd in testa, cercano la quadra sull’obbligo vaccinale dai 18 anni in su. Un’eventualità che andrebbe a restringere ulteriormente il cerchio attorno ai no vax e che incontrerebbe il parere favorevole del Comitato tecnico scientifico (Cts). Al momento, però, appare un’ipotesi quantomeno poco probabile. Ben più prossimo, invece, potrebbe essere l’obbligo della certificazione verde anche agli impiegati della Pubblica amministrazione. Per i quali, nelle scorse ore, è stata esclusa l’ipotesi di un ritorno allo smartworking di emergenza.

Caos scuola

Anche questa soluzione, tuttavia, appare complessa. Se non altro per quanto riguarda il lavoro nell’ambito privato. Gli stessi dubbi che, a pochi giorni dal rientro in classe, riguardano ancora gli studenti e le eventuali positività. La proposta delle Regioni mira a riattivare la Dad in caso di due positivi al Covid in una stessa classe di scuola elementare o prima media. Ipotesi che ha sollevato più di qualche malumore in maggioranza. Anche perché la priorità, almeno sulla carta, è quella di tutelare la didattica in presenza e scongiurare nuovi scenari di distanziamento. La soluzione però andrà trovata a breve, visto che il virus prosegue la sua corsa. Le percentuali di posti letto occupati sono salite ancora, con la Liguria a fare da apripista. I ricoverati per Covid in rianimazione hanno superato il 22%. Abbastanza per avvicinare il territorio alla zona arancione.

Damiano Mattana

Recent Posts

Santa Caterina da Siena, patrona d’Italia e d’Europa

Santa Caterina da Siena, terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d'Italia e d'Europa. Siena, 25/03/1347-Roma,…

29 Aprile 2024

Italia-Somalia: il ponte della solidarietà

Italia-Somalia: la rotta della solidarietà. In risposta alla recente epidemia di colera in Somalia, le…

29 Aprile 2024

Il programma di governo del Papa è il Vangelo

Il programma di governo di papa Francesco è il Vangelo. Inutile inseguire il progetto del…

29 Aprile 2024

Terzo Settore, attualità e prospettive di sviluppo per stare più vicini a chi soffre

Il Terzo Settore, in Italia, indica l’insieme degli enti privati che, senza scopo di lucro,…

29 Aprile 2024

La barbarie di emarginare la disabilità

Papa Francesco la chiama “cultura dello scarto” e avverte che non c’è inclusione senza fraternità.…

29 Aprile 2024

Testimonianze dalla Striscia di Gaza

Zahr non può procurarsi i farmaci né continuare le terapie mediche necessarie per i suoi…

29 Aprile 2024