Sembra accennare una fase di discesa il contagio da coronavirus in Italia. A darne conto, in conferenza stampa, è il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che riferisce anche nel giorno di Pasqua sull’andamento della curva epidemiologica nel nostro Paese: “Sono 1.984 i nuovi positivi in Italia – ha riferito in diretta -. Calano ancora per il nono giorno consecutivo i ricoveri in terapia intensiva. Sono 3.343 i pazienti nei reparti, 38 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1176 sono in Lombardia, 2 in meno rispetto a ieri. Dei 102.253 malati complessivi, 27.847 sono ricoverati con sintomi, 297 in meno rispetto a ieri – e 71.063 sono quelli in isolamento domiciliare. I deceduti sono 431, 19.899 dall’inizio dell’epidemia. 34.211 il totale dei guariti, 1.677 rispetto a ieri: è il secondo valore in assoluto da quando abbiamo registrato la diffusione dell’epidemia”.
Questi i dati regione per regione, come emerso dal bilancio della Protezione Civile: sono 31.265 i malati in Lombardia (1.007 in più rispetto a ieri), 13.672 in Emilia-Romagna (+177), 12.505 in Piemonte (+335), 10.729 in Veneto (-20), , 6.162 in Toscana (+170), 3.333 in Liguria (0), 3.114 nelle Marche (+117), 3.817 nel Lazio (+87), 3.057 in Campania (+55), 2.082 a Trento (+18), 2.452 in Puglia (+50), 1.326 in Friuli Venezia Giulia (+56), 2.030 in Sicilia (+29), 1.742 in Abruzzo (+18), 1.515 nella provincia di Bolzano (+246), 687 in Umbria (-36), 903 in Sardegna (+15), 795 in Calabria (+3), 588 in Valle d’Aosta (-2), 277 in Basilicata (-4), 202 in Molise (+9). Quanto alle vittime, se ne registrano 10.621 in Lombardia (+110), 2.564 in Emilia-Romagna (+83), 1.729 in Piemonte (+196), 856 in Veneto (+25), 495 in Toscana (+28), 749 in Liguria (+15), 700 nelle Marche (+11), 279 nel Lazio (+6), 242 in Campania (+4), 293 nella provincia di Trento (+9), 260 in Puglia (+7), 195 in Friuli Venezia Giulia (+10), 163 in Sicilia (+9), 212 in Abruzzo (+6), 205 nella provincia di Bolzano (+5), 52 in Umbria (0), 73 in Sardegna (0), 66 in Calabria (0), 112 in Valle d’Aosta (+5), 18 in Basilicata (+1), 15 in Molise (+1).
Numeri che, per il momento, non consentono di allentare la sorveglianza: “Oggi è un giorno che abbiamo sempre vissuto come una festa – ha detto il presidente del Piemonte, Alberto Cirio – e so che per tutti è un grande sforzo continuare a mantenere e rispettare la linea del rigore, ma è l’unico modo per non vanificare i sacrifici fatti finora”.
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