Sono 21.932 i positivi del bollettino odierno del ministero della Salute, mentre le vittime sono 481. Il tasso positività è stabile al 6,6%. In 14 Regioni le terapie intensive sopra la soglia critica, mentre Rt nazionale scende a 0,98.
In totale i casi da inizio epidemia sono 3.629.000, i morti 110.328. Gli attualmente positivi sono 565.295 (+1.816 rispetto a giovedì), i guariti e dimessi 2.953.377 (+19.620), in isolamento domiciliare ci sono 532.887 persone (+2.038)
Come ogni venerdì, c’è stata la conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia: “Nell’ultimo periodo la curva epidemica inizia a decrescere ma si tratta di una decrescita molto lenta”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro che ha aggiunto: “I ricoveri sono ancora in crescita e destano preoccupazione i dati di saturazione al 41% di pazienti Covid delle terapie intensive. Ma l’andamento delle vaccinazioni sta rapidamente crescendo”.
Secondo il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, “la situazione è in miglioramento ma l’indice Rt è ancora vicino all’1 e anche l’incidenza, che è in lieve diminuzione, è comunque elevata”. “Resta elevatissimo il tasso di occupazione in terapia intensiva, ora al 41% – ha aggiunto -. Quindi ci sono dei segnali che ci dicono che da una parte l’infezione sta leggermente diminuendo ma dall’altro il carico sui servizi assistenziali resta pesante”.
La circolazione di varianti a maggior trasmissibilità è “largamente dominante nel Paese il che indica la necessità di non ridurre le attuali misure di restrizione”. Inoltre, i dati di incidenza e trasmissibilità, “seppure in lieve decremento, uniti al forte sovraccarico dei servizi ospedalieri richiedono di mantenere rigorose misure di mitigazione nazionali accompagnati da puntuali interventi nelle aree a maggiore diffusione. Si ribadisce, anche alla luce della ormai ampia diffusione di alcune varianti, di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche“.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà nuove ordinanze che andranno in vigore dopo i tre giorni di area rossa nazionale previsti per il 3/4/5 Aprile. A partire da martedì 6 Aprile le regioni Marche e Veneto e la Provincia Autonoma di Trento passano in area Arancione.
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