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Coronavirus, 19.611 positivi e 297 decessi. Vaccini, Draghi vede le Regioni

Si registra un parziale calo nelle vittime da coronavirus in Italia: 297 decessi nelle ultime 24 ore, a fronte di altri 19.611 positivi ai test. Questi i dati riferiti dal Ministero della Salute sull’andamento della pandemia in Italia: il bilancio totale delle vittime sale a 107.933, mentre gli attualmente positivi si attestano a 573.235, ovvero 1.357 in più rispetto a ieri. Per quanto riguarda i guariti, con un incremento di 17.950 unità, il numero arriva a 2.850.889. Numeri che si affiancano ai 272.630 tamponi (ieri 357.154), sia molecolari che antigienici, effettuati nell’ultima giornata. Il tasso di positività sale al 7,2%.

Coronavirus, Locatelli: “Mantenere le misure”

I ricoveri in terapia intensiva sono 3.679, 44 in più di ieri. Nei reparti ordinari sono ricoverati 28.701 persone, +80 rispetto a ieri. “I dati mostrano il rallentamento e una lieve flessione dell’indice di contagiosità dall’1,16 a 1,08, con 9 mila soggetti in meno contagiati, ma la circolazione del virus è assai diffusa, ci sono 145 mila nuovi contagi”. Così il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, intervenuto a “Che tempo che fa”. “Non dobbiamo dimenticare il carico sulle terapie intensive, pari al 39%, oltre 3.700 ricoverati, vicino al picco della prima ondata quando furono 4.063. Stiamo vedendo l’effetto delle misure ma non possiamo pensare di deflettere dal mantenere le misure”.

Vertice sui vaccini

Nel frattempo, per la giornata di lunedì si svolgerà il previsto incontro fra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e la delegazione delle Regioni. Fra i partecipanti, ci saranno anche il ministro agli Affari regionali, Mariastella Gelmini, il capo della Protezione Civile, Curcio e il commissario all’emergenza Figliuolo. Un vertice che verterà soprattutto sul tema dei vaccini e del programma vaccinale che seguirà l’Italia nei prossimi mesi. Come ricordato da Locatelli, “nella prima fascia di persone vaccinate il criterio anagrafico è stato seguito: il 54% degli ultraottantenni ha ricevuto 1 dose, il  25% due dosi. La fascia 70-79 va tutelata assolutamente: 1 soggetto su 10 che si infetta rischia di perdere la vita. Si è data la priorità ai vulnerabili. Si è cercato di proteggere i più fragili e vulnerabili; la prossima priorità ora va data alla fascia 70-79″.

Damiano Mattana

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