E’ passato con 422 voti a favore, 54 contrari e un’astensione il “decreto bollette”, su cui era stata posta la fiducia, così il testo passa al Senato.
Il provvedimento stanzia circa 8 miliardi di euro, di cui 5,5 miliardi per far fronte al caro energia riducendo gli oneri fiscali, mentre prevede che dal primo maggio 2022 al 31 marzo 2023, la media ponderata della temperatura degli edifici pubblici non dovrà superare i 19 gradi centigradi e non dovrà essere minore dei 27 gradi, sono però ammessi 2 gradi di tolleranza in rapporto a entrambe le temperature. Il decreto punta poi a favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili sia per arrivare a una maggiore indipendenza dagli idrocarburi sia per ridurre il fabbisogno energetico dall’estero. A questo scopo, è stata semplificata la procedura per l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici. I relativi lavori saranno considerati interventi di manutenzione ordinaria e non verranno subordinati a permessi, autorizzazioni “o atti amministrativi di assenso”.
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