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In calo nuovi casi Covid e decessi, stabile il tasso di positività

Diminuiscono i nuovi casi giornalieri di positività al Covid individuati nel nostro Paese, così i decessi, in base agli ultimi dati del Ministero della Salute. Cresce, in sei tra Regioni e Province autonome, la percentuale di posti nei reparti ospedalieri di “area non critica” occupata da pazienti con Covid. E’ quanto emerge dai dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 21 giugno 2022, pubblicati oggi.

I dati

I nuovi casi Covid registrati nelle ultime 24 ore sono 53.905, quando ieri erano stati 62.704, mentre i decessi scendono da 62 a 50. In un giorno sono stati effettuati 246.512 tamponi, mentre il tasso di positività è pressoché stabile al 21,8%, stabile rispetto al 21,4% delle 24 ore precedenti. Diminuiscono di dieci unità i pazienti ricoverati in 216 in terapia intensiva, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 4.947 (144 in più).

Occupazione dei posti letto

E’ ferma al 7%, nelle 24 ore in Italia, la percentuale di posti nei reparti ospedalieri di “area non critica” occupata da pazienti con Covid, un anno fa era al 4%, ma cresce in sei Regioni e Province autonome: Basilicata (11%), Calabria (15%), Marche (8%), Molise (4%), Umbria (17%) e Veneto (5%). E’ stabile al 2% anche l’occupazione delle terapie intensive (un anno fa era al 4%). In 24 ore, la percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area medica o “non critica” occupata da parte di pazienti con Covid cala nella Provincia autonoma di Bolzano (11%) e in Valle d’Aosta (13%) mentre è stabile in 13 regioni: Abruzzo (all’8%), Campania (8%), Emilia Romagna (8%), Friuli-Venezia Giulia (8%), Lazio (8%), Liguria (2%), Lombardia (6%), Trento (6%), Piemonte (4%), Puglia (8%), Sardegna (6%), Sicilia (17%) e Toscana (5%). Nello stesso arco di tempo, l’occupazione dei posti nelle terapie intensive cresce in Friuli-Venezia Giulia (4%) e Puglia (2%); mentre cala in Pa Trento (0%), Sardegna (3%) e Veneto (2%). E’ invece stabile in 14 regioni o province autonome: Abruzzo (all’1%), Calabria (4%), Campania (3%), Emilia Romagna (3%), Lazio (5%), Liguria (9%), Lombardia (1%), Marche (2%), Molise (5%), Pa Bolzano (2%), Piemonte (1%), Sicilia (3%), Toscana (2%) e Umbria (1%). In Valle d’Aosta (8%) e Basilicata (0%) la variazione non è disponibile.

Lorenzo Cipolla

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