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Don Buonaiuto: “Le sette sono una prigione infernale”

Don Buonaiuto è intervenuto oggi nella trasmissione “Unomattina” condotta da Franco Di Mare e Benedetta Rinaldi su Raiuno. Durante la trasmissione si è parlato del fenomeno delle sette.

L'inferno delle sette

Don Buonaiuto, responsabile del numero verde nazionale del servizio apposito, ha denunciato la pericolosità di queste realtà. Il sacerdote ha parlato della diffusione di questo problema nel nostro Paese: “Moltissimi italiani cadono nella trappola delle sette. Cercano soluzioni ai propri problemi ma poi si ritrovano in un inferno vero e proprio”. Don Buonaiuto ha evidenziato come sia sbagliato sottovalutare la pericolosità di questa vasta e composita realtà di cui fanno parte sia singoli personaggi, come i cosiddetti guru, sia psicosette e gruppi pseudo-religiosi o di carattere magico-esoterico. 

Come agiscono

 “Dobbiamo stare molto attenti – ha ammonito don Buonaiuto – a non banalizzare nè relativizzare queste realtà che si servono di un certo spiritualismo per raggiungere scopi che non hanno nulla a che vedere con l’ambito spirituale. Il direttore di In Terris ne ha messo in evidenza il modus operandi: “Utilizzano il mondo sacrale e poi dicono di non essere religiosi, però hanno strutture che sono anche parodie della realtà cristiana”. “Attenzione – ha detto il prete dell'Apg23 – quando ci si avvicina a personaggi, specialmente guru, che promettono la soluzione al problema. Noi abbiamo un numero verde – l'800 228 866 – nato per dare voce alle vittime delle sette”.

I rischi sulla salute

Il sacerdote ha voluto poi porre l’accento su una delle conseguenze più gravi di questo fenomeno: “Quando avete problemi di salute diffidate da chi vi devia dal percorso medico e vi vorrebbe fare il lavaggio del cervello per rendervi prigionieri”. “La setta imprigiona, la libertà religiosa è un’altra cosa”. Don Buonaiuto ha concluso il suo intervento elogiando il lavoro delle forze dell'ordine che hanno istituito una squadra speciale per contrastare il fenomeno ed ha esortato i giornalisti a parlarne più spesso perchè in questo modo diventa più facile aiutare le vittime. Durante la puntata sono state trasmesse le immagini della conferenza organizzata alla Lumsa venerdì scorso dalla Polizia di Stato con la collaborazione dell'Associazione Papa Giovanni XXIII.

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