Il Papa questa mattina, durante la consueta messa a Santa Marta, invita a pregare “per tutta la gente che aiuta oggi ma pensa anche al domani per aiutare tutti noi”. “C’è gente -osserva – che da adesso comincia a pensare al dopo pandemia, a tutti i problemi che arriveranno: povertà, lavoro, fame“.
L’omelia, seguita alla lettura del Vangelo di Giovanni, è stata invece incentrata sulla figura della Madonna e dei suoi dolori. Parla della terribile profezia di Simeone, la fuga in Egitto, i tre giorni in cui il Cristo bambino era sparito per essere ritrovato a discutere con i saggi nel Tempio, l’incontro al Calvario, la morte e la deposizione di Cristo, la sua sepoltura e li definisce una “venerazione di secoli”. “La Madonna accompagna Gesù senza chiedere nulla per sé -, prosegue -: tantomeno un ruolo da ‘regina madre’ o da ‘co redentrice’. Segue e ascolta con i discepoli come una di loro. Accetta, piuttosto, di essere madre, e per due volte: al momento dell’annunciazione ed a quello della crocifissione, quando Cristo dice a Giovanni ‘questa è tua madre’. “Una maternità che è la maternità della Chiesa”, spiega ancora, “che riceve tutti: buoni e cattivi”.
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