Terrorismo, giro di vite del governo: ok alla superprocura

Giro di vite del governo contro il terrorismo internazionale. Si tratta di “misure dure”, come le ha definite il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che hanno l’obiettivo di arginare l’escalation jihadista e il fenomeno dei foreign fighters, il vero punto di forza dell’Isis rispetto agli altri gruppi del fondamentalismo assassino. Il primo provvedimento contenuto nel decreto dell’esecutivo è quello, annunciato, della creazione di una superprocura nazionale, ruolo che sarà assunto dall’antimafia, ha chiarito il Guardasigilli, Andrea Orlando. Si avrà poi un inasprimento delle pene: da 3 a 6 anni per chi si arruola nella jihad islamica e per chi supporta i combattenti stranieri, da 5 a 10 anni invece per i lupi solitari, che si autoaddestrano all’uso di armi ed esplosivi. Con l’aggravante di chi lo fa via web.

“Nella sostanza andare a combattere all’estero è diventato reato – ha spiegato Alfano – Prima era reato solo il reclutare, da stasera è reato andare a combattere all’estero”. Non sarà invece sanzionato chi andrà a combattere contro lo Stato islamico visto che, ha precisato il numero uno del Viminale, “L’obiettivo del provvedimento è punire chi va a combattere in terra straniera avendo finalità terroristiche e, con questo, rendere l’italia un posto sicuro nel quale vivere sereni”.

Il decreto, di fatto, prevede per i sospettati di terrorismo lo stesso metro utilizzato per i coloro che si ritiene appartengano a organizzazioni di stampo mafioso. Inoltre, ha aggiunto, “sono stati rafforzati i poteri di espulsione dei prefetti nei confronti di stranieri” sospetti e quelli per il “ritiro del passaporto e di documenti validi per espatrio”. Le nuove regole, secondo Alfano, “sono in linea con il quadro delle normative internazionali e potranno essere applicate anche ai sospettati di terrorismo”.

Nel dl antiterrorismo sono previste anche norme che riguardano la possibilità per il personale dei servizi di poter deporre nei processi mantenendo segreta la reale identità personale. E sarà loro consentito, con autorizzazione dell’autorità giudiziaria, di effettuare fino a gennaio 2016 colloqui con soggetti detenuti o internati.

“Con più di 500 tra forze di terra e aeronautica, complessivamente, l’Italia è tra i Paesi europei quello che ha l’impegno più significativo nella coalizione anti Isis – ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti – . La Germania partecipa con 100 militari”. “Abbiamo previsto 280 tra addestratori e consiglieri militari e poi c’e’ tutto il personale dell’aeronautica”, ha spiegato la Pinotti.