Salvini: “No ai tecnici, esecutivo di scopo con M5s”

No a un governo tecnico, sì a un esecutivo di scopo M5s-centrodestra che guidi il Paese sino a dicembre per poi tornare alle urne. Questa l'ultima proposta di Matteo Salvini a Luigi Di Maio, a tre giorni dal nuovo giro di consultazioni deciso da Sergio Mattarella per superare l'impasse post 4 marzo. 

La proposta

“Ribadisco l'invito a M5s a fare insieme un governo a tempo per fare poche cose e bene”. Tra queste “una legge elettorale sul modello delle elezioni regionali” e lo stop all'aumento di “iva e accise”. Un esecutivo, ha continuato il leader del Carroccio, che “vada a dire a Bruxelles che prima viene l'interesse italiano: la Lega mai sosterrebbe un governo che dica 'Signor sì“. Salvini, insomma, teme che la scelta del Colle ricada, come si vocifera, su un premier istituzionale e che questo possa tradursi in una linea sin troppo morbida nei confronti dell'Unione europea, sul fronte della politica economica e fiscale. “Sui giornali sto leggendo di nomi di candidati premier a cui io dico di no: non appoggerò mai governi guidati da dame di compagnia della Commissione europea – ha scandito – Non accetto fax da Bruxelles, non accetto presidenti telecomandati”. Per guidare un governo a tempo, ha sottolineato, “ho dei nomi in testa, non necessariamente di leghisti, ma bisogna partire da chi ha vinto le elezioni”. Secondo Salvini, il premier potrebbe essere “anche un non eletto“. In ogni caso, ha ribadito, la Lega non si farebbe coinvolgere in un governo insieme al Pd. “Mai con Renzi, dove c'è lui non ci sono io” ha tagliato corto. Esclusa anche l'ipotesi di una prorogatio dell'esecutivo guidato da Paolo Gentiloni. “Mi rifiuto di mandare Alafno al Consiglio europeo di giugno. Ci sarà un altro governo”. 

Euro

Sollecitato sulla proposta di Beppe Grillo di un referendum sull'euro, il leader del Carroccio ha risposto: “Potrebbe essere un interessante dibattito filosofico per i prossimi anni, ma ci sono urgenze da affrontare, come evitare l'aumento dell'Iva, non c'è tempo”. In Europa, ha spiegato, l'Italia deve fare “cose concrete”. A partire da una scelta per il prossimo governo: “La bozza di bilancio Ue va respinta in toto“.