Salvini: “Il governo parte se può fare”

Il governo parte se può fare delle cose, altrimenti non iniziamo nemmeno”. Al termine delle consultazioni al Colle, Matteo Salvini ha fatto capire che, nonostante il lavoro “che avanti notte e giorno”, con il Movimento 5 Stelle manca ancora l'accordo su alcuni punti decisivi per la Lega. I rallentamenti, insomma, non riguardano “il totonomi e il totoministri” ma “l'idea di Italia” che i due partiti vogliono proporre. 

Salvini

Il segretario del Carroccio ha evidenziato alcuni punti chiave entrati come l'abolizione della legge Fornero e lo stop all'aumento dell'Iva. C'è poi la questione legata all'immigrazione “sulla quale avevamo idee diverse e su cui la Lega vuole avere le mani libere”. Ma c'è, soprattutto, “la nuova posizione dell'Italia in Europa“. Sul punto Salvini è categorico: “Ci hanno votato anche per riportare a Bruxelles e Strasburgo la questione italiana. I vincoli esterni vanno ridiscussi”. Per chiarire questi aspetti “abbiamo chiesto qualche altra ora, perché non vogliamo prendere in giro nessuno, né il Presidente né gli italiani”. Se si riesce bene, in alternativa si torna alle urne. Prospettiva che, fa notare Salvini, “a noi converrebbe, se guardiamo alla continua crescita della Lega”. 

Di Maio

Più concilianti i toni usati da Luigi Di Maio che per primo aveva comunicato di aver chiesto “qualche altro giorno” perché si sta scrivendo “il programma di governo per cinque anni”. Lo ha detto il leader pentastellato Luigi Di Maio dopo le consultazioni al Colle. “Abbiamo aggiornato il presidente della Repubblica su come stiano avanzando le varie interlocuzioni tra M5s e Lega su quello che è il contratto di governo – ha esordito -. Sia io che Salvini siamo d'accordo sul fatto che nomi pubblicamente non ne facciamo. L'accordo di governo è il cuore di questo governo di cambiamento che siamo intenzionati a far partire il prima possibile”. Il contratto di governo “sul modello tedesco – ha spiegato Di Maio -, mette dentro i punti programmatici delle due forze” M5s e Lega. “Noi lo sottoporremo ai nostri iscritti con un voto online che sarà chiamato a decidere se far partire questo governo con questo contratto o no”. Di Maio si è detto “molto orgoglioso delle interlocuzioni e soddisfatti del clima che si respira, ma soprattutto dei punti che si stanno portando a casa su temi come la legge Fornero, la lotta agli sprechi, la lotta alla corruzione, il carcere per chi evade, il fisco“.