Riforme, Mattarella riceve le delegazioni di Fi e Sel

Questa mattina Sergio Mattarella ha ricevuto al Colle i rappresentanti di Forza Italia e Sel. L’incontro era stato richiesto dalle opposizioni sulle riforme costituzionali operato dal governo Renzi. Il primo ad essere ricevuto dal capo dello Stato è stato il capogruppo dei deputati azzurri, Renato Brunetta, che si era mosso con l’ex segretario generale Donato Marra per ottenere il faccia a faccia con il Presidente. ” Mattarella – ha detto l’esponente di Fi all’esito del colloquio – ha auspicato che il dialogo sulle riforme possa riprendere. Conoscendolo, userà tutti gli strumenti previsti dalla Costituzione per ripristinare un clima migliore”.

Poco dopo è stata la volta di Nichi Vendola, anche lui preoccupato dal muro alzato dalla maggioranza su Costituzione e Italicum. “Vogliamo serietà da parte del governo – ha spiegato il leader di Sinistra Ecologia e Libertà- e lo abbiamo detto anche al capo dello Stato”. Secondo Vendola “il mix di decretazione d’urgenza e voti di fiducia è una rappresentazione del Parlamento umiliato. Se la modalità diventa ordinaria e riguarda la Costituzione siamo di fronte ad un vulnus”. Il governatore della Puglia ha ringraziato il presidente della Repubblica per l’ascolto riservato alla delegazione del partito composta anche da Arturo Scotto e Loredana De Petris. “Non siamo abituati a tirarlo per la giacca o a gettarlo nell’agone politico ma è nostro dovere morale rivolgersi al garante della Costituzione – ha sottolineato – . La situazione è così grave ed incandescente che merita da parte del Governo un atteggiamento più responsabile”.

Il giro di colloqui non si chiuderà oggi. Nei prossimi giorni anche Beppe Grillo varcherà la soglia del Quirinale. L’ex comico lo ha annunciato dal suo blog, pubblicando la foto della lettera di ringraziamento che Mattarella gli ha inviato dopo aver ricevuto i suoi auguri per l’elezione al Colle. “La ringrazio Presidente. Ci vediamo al Quirinale” è stata la risposta di Grillo, che ha anche ripostato quelle nove esortazioni rivolte al neo capo dello Stato poche ore dopo la nomina da parte del Parlamento.