RENZI ROTTAMA ANCHE LA BICI
MEGLIO L’ELICOTTERO

Palazzo Vecchio non era poi così distante, e Firenze è una città tutto sommato piccola. Il sindaco Renzi, un po’ per mantenersi in forma, un po’ per essere politicamente corretto, andava al lavoro in bicicletta, talvolta persino a piedi. Erano i tempi in cui la scalata al partito era ancora di là da venire, e Palazzo Chigi era un posto da vedere dall’esterno.

Per gli spostamenti lunghi prediligeva il treno, un po’ come fa oggi il neo presidente eletto della Repubblica, Mattarella. Solo che mentre il Capo dello Stato lo fa arrivato all’apice della sua carriera istituzionale, l’attuale premier era organizzato così quando i suoi orizzonti non superavano il pur importante Granducato.

Poi c’è stata l’investitura da Napolitano, per il suo primo incarico di governo. Il segretario del Pd è giunto al Quirinale con dieci minuti di anticipo, alla guida di una Giulietta bianca. E’ andato così oltre ogni possibile critica: auto rigorosamente italiana e di media cilindrata. Oggi utilizza aerei ed elicotteri di Stato, sempre. E la cosa sta provocando diverse polemiche, soprattutto sui social network.

Tempo fa Carlo Sibilia, pentastellato, denunciava su Facebook: “Vacanze renziane. Tratto da una storia vera scoperta dal mio collega Paolo Romano. Martedì 30 dicembre del fu 2014 un Falcon 900 della flotta di Stato solca i cieli del Mediterraneo. Riporta a casa da Tirana il nostro SuperPremier. Secondo i piani di volo il Falcon dovrebbe far rotta su Roma, ma evidentemente il premier ha fretta. Deve andare in vacanza. Dunque perché perdere tempo? Dirottato su Firenze, imbarca moglie e figli del presidente del Consiglio e riparte alla volta di Aosta”. Secca la risposta dell’ex sindaco, stavolta su Twitter: “Gli spostamenti aerei, dormire in caserma, avere la scorta, abitare a Chigi non sono scelte ma frutto di protocolli di sicurezza. #regole”, aveva scritto Renzi rispondendo alle accuse del Movimento 5 stelle.

Sarà, ma il popolo social proprio non manda giù questi privilegi da Prima Repubblica. D’altra parte in un periodo storico nel quale il Papa lascia gli appartamenti di San Pietro per andare a vivere a Santa Marta e il Presidente della Repubblica si sposta – come detto – sui binari oppure viaggia con Alitalia, un premier che non manca mai di utilizzare voli di Stato non può che far decollare anche le polemiche. Spending review e taglio delle auto blu sembrano un ricordo lontano. E Grillo attacca: chi paga il #renzicottero?

Per di più, il fatto che l’utilizzo dell’elicottero che lo stava portando da Firenze a Roma – un percorso così breve che un’auto avrebbe coperto in un paio d’ore al massimo e un treno in un’oretta – sia stato scoperto solo per colpa (o grazie) a un atterraggio di emergenza ha scatenato il web, che lo ha considerato uno schiaffo alle famiglie italiane che vivono la crisi quotidianamente sulla loro pelle. “Renzi – ha cinguettato uno di loro – ha rottamato le auto blu (degli altri) per prendersi un elicottero bianco. #lavoltabuona che si vergogna?”. “Un bel frecciarossa no?” ha scritto un altro “ma non era quello che voleva ridurre i costi?”. “Elicottero… scorta… no, non può essere” ha commentato ironico un altro internauta. C’è anche chi se la cava con una battuta: “Renzi costretto all’atterraggio. Forti ‘ste correnti del Pd”.