LA RIFORMA DELLE BANCHE POPOLARI INCASSA IL SI’ DELLA CAMERA

Via libera da Montecitorio al decreto banche che contiene, tra l’altro, la riforma delle Popolari. I sì sono stati 290, i no 149 e le astensioni 7. Trasformazione in spa delle banche popolari con attivi superiori agli otto miliardi, tempi e regole per il trasferimento dei conti correnti e promozione degli investimenti nel sistema imprenditoriale italiano. Questi i principali obiettivi del dl. Nel passaggio parlamentare è stato introdotto un tetto all’esercizio del diritto di voto oltre il 5% del capitale (con la facoltà di stabilire un limite più elevato), valido fino a 24 mesi dalla conversione in legge del decreto. Le commissioni Finanze e Attività produttive hanno inoltre stabilito che la stessa maggioranza assembleare speciale valida per la trasformazione in spa può essere prevista per l’inserimento nello statuto della limitazione temporanea al diritto di voto.

Con un’altra modifica approvata in sede referente si esclude il “decesso” dai casi previsti come limitazione al diritto di recesso dei soci che non aderiscono alla trasformazione in spa. A Montecitorio è stata inoltre riscritto l’articolo relativo al trasferimento dei conti correnti. L’operazione dovrà essere gratuita e avvenire entro 12 giorni lavorativi dalla disposizione del cliente; in caso di inadempienze scatteranno sanzioni da 5.160 a 64.555 euro a carico di dipendenti o dirigenti dell’istituto di credito e indennizzi in favore dei consumatori danneggiati. I meccanismi della portabilità dovranno inoltre essere comunicati direttamente dagli sportelli nelle filiali e sui bancomat (le banche avranno tre mesi di tempo per adeguarsi alle nuove regole).

Il corposo capitolo dedicato agli investimenti in favore delle imprese è stato ampiamente corretto nel passaggio parlamentare. E’ stata tra l’altro attribuita alla Cdp, nell’ambito del sostegno all’export, la competenza di esercitare l’attività creditizia direttamente o tramite Sace, o una diversa società controllata, mentre il testo originario poneva in prima linea la sola Sace. Il credito potrà essere erogato anche senza la garanzia Sace. Per quanto riguarda le Pmi innovative e’ stata estesa, nell’ambito del crowdfunding, la possibilità di ingresso nel capitale agli intermediari finanziari (ma con paletti antispeculativi). Le imprese potranno essere costituite anche in forma cooperativa. Alla società di servizio per la patrimonializzazione e la ristrutturazione del sistema imprenditoriale italiano, inoltre, potranno partecipare anche gli enti previdenziali e gli organismi di investimento collettivo del risparmio.