Ius soli, frenata di Gentiloni sul ddl: “Ora non ci sono le condizioni”

Tutto fermo sullo Ius soli, almeno fino al prossimo autunno. Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha decretato l’interruzione dell’iter per l’approvazione della legge sul diritto di cittadinanza mancando le condizioni necessarie per la sua prosecuzione. E questo, pur continuando a considerare lo Ius soli “una legge giusta: l’impegno mio personale e del governo per approvarla in autunno rimane”. L’insorgere delle opposizioni, però, con i centristi a premere con forza in Senato e il rischio di creare un’instabilità insostenibile per il governo, ha convinto il premier a rinviare il discorso al termine della stagione calda, lasciando priorità agli altri impegni che affollano l’agenda di Palazzo Madama: “Tenendo conto delle scadenze urgenti non rinviabili in calendario al Senato e delle difficoltà emerse in alcuni settori della maggioranza non ritengo ci siano le condizioni per approvare il ddl sulla cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia prima della pausa estiva”.

“Valutazione oggettiva”

Una decisione, quella di Gentiloni, per certi versi attesa, a fronte delle barricate poste dall’ala del centrodestra e di un’emergenza migranti che, oggi più che mai, richiede attenzione e coesione. Se ne parlerà, qualora vi siano i giusti presupposti, fra un paio di mesi: “Sullo Ius soli il Pd seguirà l’indicazione proposta dalle valutazioni del presidente Gentiloni – ha spiegato il ministro dell’Agricoltura Guido Martina -. Come sempre detto siamo al suo fianco. La legge per la nuova cittadinanza rimane per noi un obiettivo importante”. Nessun arretramento, quindi, ma “un’oggettiva valutazione sui tempi per consentire di vedere la luce nel migliore dei modi senza inutili lacerazioni, a un provvedimento giusto ed equilibrato, necessario a garantire diritti elementari che in altre democrazie nessuno si sognerebbe di mettere in discussione”, come spiegato dalla presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi.

Tempi lunghi per lo Ius soli

Una scelta ritenuta saggia dai più in Senato, salutata con una certa soddisfazione dai principali oppositori. In particolare, il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, ha parlato di una “prima vittoria della Lega” ma, soprattutto, dei “migliaia che si sono opposti in rete… Se ci riproveranno, ci ritroveranno pronti”. Ma la frenata di Gentiloni sullo Ius soli è stata accolta con particolare apprezzamento da Forza Italia: “E’ una scelta capace di rasserenare il clima politico e i lavori in Aula al Senato, già congestionato dalle tante scadenze – ha spiegato il capogruppo a Palazzo Madama, Paolo Romani -. Ma ci auguriamo soprattutto che consentirà alle forze politiche un vero confronto sulle reali priorità ed emergenze del Paese”. L’appuntamento, dunque, è a settembre almeno per tornare a discutere della legge: sull’eventuale approvazione i tempi si preannunciano ben più lunghi.