Ast di Terni ancora nell’impasse. Trattative rinviate a domani

Questa notte, la trattativa sulla vertenza dell’acciaieria Ast di Terni si è conclusa con un nulla di fatto: il negoziato, infatti, è stato rimandato alle 9,30 di domani mattina, con la possibilità di proseguire martedì prossimo.
Il dibattito è ruotato attorno alla mobilità volontaria che interesserebbe ancora un’ottantina di lavoratori e alle garanzie per le aziende terze. Proprio ieri mattina i cancelli si erano aperti per effetto della modulazione dello sciopero, che dovrebbe portato a un graduale rientro a lavoro entro i primi di dicembre.

Secondo quanto si legge in una nota delle sigle Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl, “si sono determinate le condizioni per proseguire il confronto su Piano industriale, salario e clausola sociale” e “contemporaneamente l’azienda ha chiesto qualche giorno di tempo per verificare ulteriori disponibilità volontarie all’uscita incentivata, anche al fine di evitare il ricorso alla clausola sui licenziamenti”.

Una delle ditte esterne, Ilserv, ha informato la delegazione sindacale della trattativa in corso tra la ThyssenKrupp e Harsco ad Essen: “Fermo restando le giornate di oggi e venerdì – si legge nella nota – la rsu di Ast si impegna ad elaborare un nuovo programma di scioperi finalizzato a portare avanti le iniziative di lotta in corso”.

E intanto, in un comunicato congiunto, il Mise e il Ministero del Lavoro hanno dichiarato che “il negoziato sulla vertenza Ast proseguirà ad oltranza dopo gli ulteriori significativi passi in avanti registrati nel tavolo tra governo, azienda e sindacati terminato nelle prime ore della mattina”. Il testo afferma che nelle prossime riunioni si vedrà l’ulteriore approfondimento di tutti gli aspetti della trattativa.