Alfano a muso duro: “Lega incapace di unire centrodestra”

Nel centrodestra spaccato e privato di una guida, con Forza Italia dilaniata dal braccio di ferro tra Berlusconi e Fitto, è iniziata la lotta per leadership. A contendersi il ruolo di chi dovrà rimettere a posto i cocci del polo moderato ci sono anche Angelino Alfano e Matteo Salvini. Tra i due, si sa, non corre buon sangue, complice l’adesione di Ncd al governo delle larghe intese, rafforzata dal sì (sia pur ob torto collo) all’elezione di Sergio Mattarella al Quirinale. Salvini sta portando la Lega su nuovi orizzonti: messi in archivio bandiere e fazzoletti verdi punta alla creazione di un partito di respiro nazionale e quindi in grado di mettersi a capo dell’ex Casa delle Libertà.

Per questo Berlusconi tempo fa lo ha indicato come suo possibile delfino, cercando di riprendere i rapporti con il Carroccio, dissoltisi con il Patto del Nazareno. Ma Alfano non rimarrà a guardare e ieri, in occasione del primo anniversario del Nuovo Centrodestra, ha lanciato la sua sfida a Salvini. “Non riesce a tenere unita la Lega, figuriamoci una coalizione – ha spiegato il ministro dell’Interno – siamo noi quelli che stanno cambiando il Paese”. Per sottolineare l’inidoneità alla leadership del segretario lumbard Alfano ha fatto riferimento implicito alla recente lite fra Luca Zaia e Flavio Tosi, due pezzi da 90 della Lega. “Con lui – ha insistito – il centrodestra sarà sempre minoranza, noi siamo i soli che stanno lavorando per ricostruire una grande area moderata e popolare, l’unica alternativa possibile per un confronto serio con il Pd”.

Stesso concetto espresso da Gaetano Quagliariello: “Se così non fosse – ha sottolineato – Salvini in Veneto si comporterebbe con più rispetto verso il suo governatore uscente”. In ballo c’è la partita per le prossime elezioni regionali per le quali le alleanze sono tutte da disegnare. Salvini, da parte sua, ha escluso ogni possibile apparentamento con Ncd: “Berlusconi non può chiedermi di andare con Alfano che ha scelto la poltrona e i clandestini”. E con l’occasione il numero uno della Lega ha anche mandato un chiaro messaggio al presidente azzurro: “Lui ha fatto tanto ma preferisco guardare al futuro. In Italia ci vuole il ricambio”.