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ZIKA, PRIMI NEONATI MICROCEFALI NEL SUDEST ASIATICO

Gli esperti lo avevano annunciato all’inizio di settembre: il mondo dovrebbe prepararsi a un’epidemia di microcefalia causata dal virus Zika. Uno Studio epidemiologico fatto in Brasile, pubblicato da Lancet Infectious Diseases, faceva emergere chiaramente il legame tra il virus e le malformazioni congenite dei bambini.

L’allarme

E ora, dopo i casi in Brasile (che aveva denunciato una tragica impennata di malformazioni nei feti. Migliaia di casi di microcefalia, che causa ritardo mentale, problemi motori, sordità e disturbi visivi), arrivano quelli in Thailandia, dove le autorità locali hanno registrato i primi due casi di bambini microcefalici, in relazione al virus Zika. Si tratta del primo caso identificato nel sudest asiatico.

L’epidemia

La prima epidemia di Zika al di fuori dell’Africa risale al 2007: teatro l’isola di Yap, in Micronesia. Poi l’allarme anche in Texas, dove fu segnalato un caso di trasmissione per via sessuale. L’Italia per ora ha registrato una decina di casi di Zika, tutti viaggiatori che avevano contratto il virus all’estero.

La diffusione

Ma con l’estate, Zika potrebbe essersi diffuso trasportato dalla cugina della Aedes, la zanzara tigre. Insomma, le previsioni di pandemia, seppure i numeri ancora non siano da allarme rosso, sembra concretizzarsi. La diffusione geografica lo sta a testimoniare.

Il nome

Il nome Zika deriva dalla foresta vicino Entebbe, in Uganda, dove nel 1947 fu isolato per la prima volta nell’organismo di una macaca mulatta (la scimmia Rhesus, oggetto di esperimenti da laboratorio). Zika, che in ugandese vuol dire ‘rigoglioso, troppo cresciuto’, è un virus trasmesso dalla Aedes aegypti, zanzara ‘pigra’ e insidiosa, che attacca di giorno e ama le città.

La lista nera

Secondo i ricercatori il virus va ormai aggiunto alla lista di quelli che danno infezioni congenite, insieme a rosolia, toxoplasmosi, sifilide, citomegalovirus, Hiv e herpes. E dopo aviaria, Sars ed Ebola, è diventato il nuovo incubo per la salute mondiale.

 

Mattia Sheridan

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