I terroristi dell’Isis hanno rapito Gill Rosenberg, una israeliana di origine canadese, che combatteva in Siria, nella zona di Kobane, al fianco delle milizie curde. La donna di 31 anni aveva annunciato la sua partenza per la Siria una decina di giorni fa. Site, l’agenzia che monitora i siti web jihadisti, riferisce che l’Isis ha confermato il rapimento e che sta decidendo la sorte della donna: giustiziarla o usarla come merce di scambio con loro prigionieri in mano ai peshmerga. Rosenberg, la prima donna di origini occidentali nelle mani dei terroristi dello Stato islamico, aveva annunciato la sua partenza verso la Siria lo scorso 20 novembre con un messaggio sulla sua pagina Facebook.
Intanto si combatte a Kobane, dove i jihadisti hanno intensificato gli attacchi contro la città, colpendola da quattro fronti, compreso quello lungo la linea del vicino confine turco. Almeno 50 “terroristi sono morti nei raid aerei della coalizione, nei violenti combattimenti contro i curdi e in cinque attentati suicidi compiuti attraverso Kobane”, ha riferito l’Osdh (Syrian Observatory For Human Rights) aggiungendo che gli aerei anti-Isis hanno colpito anche Raqqa e i dintorni della località controllata dallo Stato islamico centrando una trentina di postazioni jihadiste, un bilancio pesante come da tempo non veniva registrato.
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