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Un jihadista francese fra i boia di Peter Kassig

Tra gli artefici dell’ultima tragica decapitazione in nome dello Stato Islamico, in cui hanno perso la vita l’ostaggio statunitense Peter Kassig e almeno altri 18 soldati siriani, pare sicura la presenza di un boia francese: secondo i media ed esperti di terrorismo, infatti, uno degli uomini che appaiono nelle riprese diffuse ieri sarebbe Maxime H., ventiduenne di formazione cattolica originario di un villaggio della Normandia, convertitosi circa un anno fa all’Islam ed entrato immediatamente in organizzazioni estremiste via internet.

Una giornalista del canale Bfm che lo ha intervistato l’anno scorso ha raccontato che il giovane già si trovava nella città di Raqqa e che “voleva morire da martire”. Maxime, al momento, è seguito dall’intelligence francese, e secondo Bfm Tv si è recato prima in Mauritania per lavorare in una scuola, e poi in Siria, dove al momento si sta sviluppando l’operazione francese per far fronte ai jihadisti che occupavano una parte del Paese. Il ministero degli Interni francese non esclude inoltre che vi siano altri cittadini francesi fra i jihadisti.

Giulia Capozzi

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