Una cellula terroristica composta da tre persone è stata smantellata a Mahdia, Tunisia. Uno dei sospetti era tornato da poco dall’Egitto dove aveva aderito al pensiero takfirista, ideologia strettamente connessa a quella jihadista. L’uomo ha ammesso di essersi recato nel Sinai per giurare fedeltà al sedicente Stato Islamico. Gli altri due hanno confessato che era loro intenzione entrare nell’organizzazione terroristica e di creare un gruppo armato a Mahadia.
Nel corso dell’operazione, resa nota dal locale ministero dell’Interno, sono stati sequestrate foto di kalashnikov e alcuni manuali di istruzioni per la realizzazione di armi. I tre arrestati sono stati trasferiti all’interno della divisione giudiziaria per la lotta al terrorismo.
Nel complesso panorama del Nord Africa la Tunisia, in cui scoppiarono le prime rivolte che portarono alla “primavera araba” del 2011, è una sorta di miracolo. Da poco il Paese ha adottato una Costituzione democratica e di ispirazione laica. Tuttavia rimane una fucina di terroristi, come hanno dimostrato gli attacchi al museo Del Bardo di Tunisi e sulle spiagge di Sousse dello scorso anno.
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