Si sono conclusi a Tunisi i lavori del dialogo politico inter-libico con la mediazione dell’Unsmil e la promessa da parte del Consiglio di Presidenza del premier Sarraj di tenere periodiche riunioni al fine di allargare ulteriormente il consenso sul Governo di accordo nazionale.
Durante la tre giorni sono stati affrontati molti argomenti anche pratici, come i frequenti black-out in alcune città libiche, la mancanza di denaro contante nelle banche e la diminuita produzione petrolifera ma uno dei temi centrali, affrontato in presenza dell’inviato dell’Onu, Martin Kobler, è stato quello della creazione di un esercito unitario e del ruolo del generale Khalifa Haftar, a capo dell’autoproclamato Esercito nazionale libico attivo nell’Est del Paese.
Media libici riportano che si è discusso della possibilità per Haftar di entrare a far parte dei vertici di un esercito unitario, guidato da un consiglio di tre o quattro membri. Si è discusso anche di come mettere in sicurezza Tripoli e della strategia da attuare per costringere le milizie a rispettare la sicurezza nel paese integrandole con l’esercito. Tutte questioni complesse sulle quali è piuttosto difficile riuscire ad arrivare ad un consenso tra le parti in tempi brevi e che vedranno impegnato in questi giorni l’inviato Onu Kobler a Tunisi con alcuni responsabili delle forze di sicurezza e militari libiche, come da lui stesso annunciato.
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