Proseguono in Medio Oriente le violenze legate alla “Intifada dei Coltelli”, lanciata da Hamas lo scorso ottobre. Questa mattina un palestinese è stato ucciso dagli spari dei soldati israeliani dopo che aveva superato la barriera di recinzione della Cisgiordania e cercato di attaccare un pattuglia militare. E’ accaduto all’alba all’altezza della località di Salit, ad est della città di Kfar Saba, a circa 30 chilometri da Tel Aviv.
Secondo un comunicato dell’esercito, il giovane ha saltato la barriera che separa il territorio occupato della Cisgiordania da quello israeliano ma è stato individuato dai sistemi elettronici di vigilanza. “Quando i militari sono arrivati sul posto, l’assalitore ha tirato fuori un coltello e cercato di attaccare i soldati. In risposta alla minaccia”, conclude il comunicato, “i soldati hanno aperto il fuoco e l’hanno ucciso”.
L’Intifada dei Coltelli è iniziata dopo la chiusura della Spianata delle Moschee di Gerusalemme imposta dalle autorità israeliane. Hamas cerca di cavalcare il malcontento dei palestinesi anche per le recenti politiche edilizie a favore dei coloni avviate da Tel Aviv. Decisioni che hanno attirato le critiche della comunità internazionale e in particolare del segretario generale Onu, Ban ki moon, il quale la scorsa settimana si è durante scontrato con Benjamin Netanyahu.
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