Sarebbero 30 i britannici morti venerdì 26 giugno sulla spiaggia di Sousse, definita da sempre un paradiso turistico si è trasformata in seguito all’assalto terroristico in un vero e proprio inferno.
A rivelarlo è la Bbc citando fonti locali. Sebbene il Foreign Office da Londra non ci sarebbero aggiornamenti sul numero delle vittime inglesi, che è rimasto ufficialmente a 15, ma i mediai britannici sono convinti che il bilancio è destinato a salire, confermando così le notizie giunte dalla Tunisia.
Quella di Sousse è la peggiore strage di stampo terroristico per la Gran Bretagna dopo l’attentato del 7 luglio 2005, dove in seguito all’esplosione di 4 kamikaze, 3 nei vagoni della metropolitana e in uno in un autobus di Londra, sono stati uccise 55 persone e rimaste ferite almeno 700.
In Tunisia intanto, lo scopo dei terroristi di colpire il settore turistico è riuscito e l’esodo dei viaggiatori in visita nel Paese ha avuto inizio. Oltre tremila dal giorno dell’attentato hanno infatti lasciato lo Stato africano per fare ritorno a casa. Intanto, dopo il 26 giugno le città sono sorvegliate da centinaia di poliziotti armati allertati da un’ulteriore minaccia di attentati contro i resort del Paese.
Le autorità tunisine continuano ad essere impegnate nella ricerca di eventuali complici per l’attacco a Sousse, rivendicato dallo Stato Islamico che già a marzo aveva colpito il Museo Nazionale del Bardo. Dalle prime informazioni sulla figura di Rezgui, l’attentatore ucciso dalle forze dell’ordine, è emerso che l’uomo in passato avrebbe fatto l’animatore in alcuni villaggi della zona e grazie a questa esperienza conosceva bene l’Hotel Riu Imperial, dove è avvenuto il massacro.
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