L'ex presidente peruviano Alberto Fujimori andrà alla sbarra per la sterilizzazione forzata di 5 donne avvenuta durante il suo mandato (gli episodi risalgono al 1999-2000).
“Il procuratore generale, Luis Landa, ha ordinato una procedura giudiziaria contro Fujimori e tre suoi ministri della Sanità, accusati di essere all'origine dei casi della sterilizzazione forzata di Mamerita Mestanza, Celia Ramos e di altre tre donne che hanno subito ferite gravi e ne sono morte”, ha dichiarato l'avvocato delle famiglie delle vittime Milton Campos. Campos è anche il legale dell'Ong Demus che difende i diritti delle donne ed ha affermato che nel corso del mandato di Fujimori ci sono stati almeno 2.164 casi di sterilizzazione forzata.
Nell'ordinanza di rinvio a giudizio, “il procuratore Landa si è detto convinto di avere prove sufficienti per accusare l'ex presidente Fujimori e i suoi ministri Marino Costa, Eduardo Yong e Alejandro Aguinaga insieme ad altri funzionari”, ha detto Campos.
Nel dicembre 2016 le vittime, consigliate da Demus, avevano appellato la decisione della procuratrice Marcelita Gutierrez di archiviare parzialmente il dossier. Si tratta di donne provenienti da contesti svantaggiati, che parlavano la lingua quechua nativa e risiedevano in aree rurali, secondo la Ong. Le vittime avevano già portato questo caso alla giustizia 15 anni fa. Nel novembre 2015, il governo peruviano ha ordinato la creazione di un registro nazionale delle vittime della sterilizzazione forzata.
Il governo Fujimori lanciò nel 1996 un programma di pianificazione familiare che includeva legature tubaliche, teoricamente su base volontaria. Lo scopo di questa politica era di ridurre il tasso di natalita' e promuovere lo sviluppo economico. Durante la campagna presidenziale del 2016, Keiko Fujimori, figlia dell'ex presidente, ha promesso di risarcire le vittime della sterilizzazione forzata, ma senza ammettere la responsabilità di suo padre.
Da parte sua, il candidato Pedro Pablo Kuczynski, eletto presidente nelle ultime elezioni, ha descritto questa pratica come un “crimine contro l'umanità” e ha promesso di risarcire le vittime. Venti mesi dopo la sua salita al potere, le vittime non hanno ancora ricevuto nulla. Kuczynski si è dimesso a marzo dopo aver graziato l'ex presidente Fujimori, 79 anni, a dicembre, condannato a 25 anni di carcere per corruzione e violazioni dei diritti umani.
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