E’ di almeno sei morti e quattro feriti il bilancio dell’ennesimo attacco in Somalia. Una bomba, piazzata sotto un sedile, è stata fatta esplodere con un comado a distanza su un pullmino che trasportava alcuni dipendenti dell’Unicef a Garowe, la capitale del Puntland, regione semiautonoma nel nord est del Paese.
L’attentato è da attribuire al gruppo terroristio dei miliziani islamisti Shebab, che lo hanno rivendicato attraverso l’emittente radio Andalus. Secondo quanto riferito dall’agenzia dell’Onu, i quattro feriti sono tutti in gravi condizioni e l’attacco è avvenuto durante il tragitto che i componenti dello staff stavano percorrendo dalla foresteria dove alloggiavano fino alla sede dell’Unicef della città.
“Sconvolto e inorridito”, così si è definito il responsabile dell’Onu per la Somalia, Nick Kay, che ha duramente condannato l’attacco. I miliziani islamisti del gruppo terroristico, inoltre, avrebbero dichiarato di voler copire “le forze colonizzatrici in Somalia”.
Non è la prima volta che l’Unicef è bersaglio di attentati, infatti nello scorso dicembre un kamikaze Shebab – gruppo estremista nato nel 2006 e il cui nome significa “I Giovani” – aveva colpito un convoglio dell’Organizzazione umanitaria a Mogadiscio. In quell’occasione il bilancio fu di quattro morti.
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