New York adotta l'ideologia gender, con una controversa decisione del City Council che consentirà a chiunque di apporre una “X” alla voce “genere” del proprio certificato di nascita. Facoltà che potrà essere esercitata anche dai genitori al momento della nascita di un figlio, lasciandolo “libero“, quando acquisirà consapevolezza, di scegliere a quale categoria appartenere, a prescindere dai connotati biologici e cioè dalla presenza di un apparato genitale maschile o femminile. Gli alduti potranno, invece, far rettificare i propri documenti, senza la necessità di un certificato medico.
Esultano le comunità transgender ed Lgbt della Grande mela, che definiscono “storica” la decisione del comune. Di “giornata storica” ha parlato anche lo speaker democratico del City Council, Corey Johnson. “New York è sempre più campione mondiale dell'inclusività e dell'uguaglianza” ha commentato. La normativa verrà firmata a stretto giro di ruola dal sindaco Bill De Blasio per entrare in vigore dal primo gennaio 2019. “I newyorkesi non avranno più bisogno della documentazione di un dottore per cambiare il proprio genere sul certificato di nascita e non saranno più trattati come se la loro identità fosse una questione medica”, ha aggiunto Johnson. Di “decisione eccezionale” ha parlato Carrie Davis, l'avvocato transgender che si è speso per ottenere il riconoscimento del “Gender X”. Non poteva mancare una frecciata all'amministrazione Trump, che sta faticosamente portando avanti battaglie su fronti opposti, a partire da quello della tutela della vita. “Questa decisione arriva in tempi di pericolo e di incertezza sul fronte dei diritti dei transgender americani a livello nazionale” ha spiegato Davis.
Preoccupato il consigliere del Queens Robert Holden, che ha votato contro il disegno di legge. “Questa norma potrebbe spalancare le porte ad abusi e problemi di sicurezza pubblica – ha dichiarato al New York Post – consentire a chiunque di optare per un altro genere o per una X senza passare per il tramite di un medico creerà problemi”. Senza contare, ha aggiunto, “che la X non definisce una persona. Non abbiamo bisogno di standard e ordine? E' necessario prevedere più strumenti di controllo.”
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