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SCONTRI TRA PROFUGHI E POLIZIA AL CONFINE GRECIA-MACEDONIA: 30 FERITI

Ore di tensione al confine tra Grecia e Macedonia, dove circa 300 migranti hanno cercato di forzare il cordone di sicurezza formato dai poliziotti greci e hanno raggiunto il cancello usato per il traffico ferroviario tra i due Paesi. I profughi, sfiniti da giorni di attesa per varcare la frontiera, hanno preso d’assalto la barriera al grido di “Aprite i cancelli”. Nella confusione che si è creata, in molti hanno lanciato pietre e sassi contro gli agenti, che hanno risposto utilizzato dei gas lacrimogeni. Nei tafferugli sono rimaste ferite una trentina di persone, compresi anche alcuni bambini.

Alcuni dei migranti si sono riversati sui binari, dove si sono seduti in forma di protesta rifiutando di lasciare la zona fino a quando non sarà consentito loro di entrare in Macedonia. Ma il governo di Skopje si è accodato alla decisione presa da numerosi Paesi dei Balcani – in un vertice dei capi della polizia che si è tenuto lo scorso 18 febbraio e dal quale era stata lasciata fuori la Grecia – di limitare a circa 580 il numero massimo di ingressi giornalieri sul proprio territorio.

Già nei giorni scorsi, la Grecia aveva lanciato l’allarme, riferendo di “50-70.000” profughi che stanno rischiando di rimanere bloccati all’interno dei confini ellenici dopo la stretta agli ingressi decisa dai Paesi Balcanici. “La Grecia non accetterà di diventare il Libano d’Europa – ha dichiaro il ministro delle politiche migratorie di Atene, Ioannis Mouzalas – e di trasformarsi in un magazzino di anime, anche se questo comporta un aumento di fondi”.

L’Unione Europea sembra essersi attivata per “non lasciare da sola la Grecia” ad affrontare la crisi, come ha dichiarato la cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha sottolineato la sua contrarietà al limite all’accoglienza imposto da alcuni Paesi al numero di richiedenti asilo. “Non abbiamo tenuto la Grecia dentro la zona euro per ora abbandonarla al suo destino”, ha dichiarato la Merkel che ha ribadito la necessità di cercare una soluzione europea.

Autore Ospite

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