Un morto e cinque feriti. Questo è il bilancio delle vittime degli scontri tra la polizia yemenita e i manifestanti sciiti dopo che questi hanno cercato di assaltare la sede del governo a Sanaa. Le forze dell’ordine locali e i militari stavano tentando di disperdere i ribelli, che da settimane ormai chiedono le dimissioni del governo, per evitare che si avvicinassero alla sede dell’esecutivo e della presidenza.
La tensione in città è, in ogni caso, altissima. Il centro urbano è, infatti, circondato dai contestatori che hanno creato un gigantesco accampamento. Il loro leader Abdel Malek al Houti ha minacciato nella notte le autorità di ricorrere a “nuove strategie” se non verrà cassato l’aumento del prezzo della benzina.
Gli uomini di al Houti, fra l’altro, controllerebbero il più importante arsenale militare del paese arabo. Secondo quanto rivelato al giornale al Sharq al Awsat da un funzionario dello Yemen la conquista del deposito sarebbe avvenuta a giugno, durante la battaglia nella provincia di Amran.
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