L’Isis può continuare a combattere ancora a lungo ed avrebbe armi sufficienti per i prossimi due anni. E’ quanto si legge nel nuovo rapporto del Comitato di analisi, sostegno e monitoraggio delle sanzioni elaborato per il Consiglio di sicurezza dell’Onu e diffuso nella tarda serata di ieri. Munizioni ed armamenti, si legge nel comunicato, consentirebbero a Daesh “di continuare a combattere ai livelli attuali da sei mesi a due anni”.
Senza contare lcapacità di “mantenere in efficienza il materiale militare catturato all’esercito iracheno” oltre all’equipaggiamento pesante russo sottratto alle forze armate siriane, grazie ad un’ampia disponibilità di parti di ricambio.
Nel testo viene poi fatto un elenco degli armamenti a disposizione dei jihadisti: dai fucili mitragliatori alle armi pesanti, tra cui razzi e lanciarazzi, probabili anche missili antiaerei portatili, pezzi d’artiglieria, carri armati T-55 e T-72, oltre centinaia di veicoli multiuso blindati e non.
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