Michel Barnier, capo negoziatore dell'Ue sulla Brexit, non correrà come capolista del Partito popolare alle prossime elezioni europee. Lo ha detto lui stesso, sottolineando di voler proseguire nel lavoro di negoziato con Londra per l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea. “Ho deciso di non correre come capolista del Ppe alle elezioni euorpee – ha scritto su Twitter – è mio dovere e mia responsabilità proseguire fino alla fine il negoziato per Brexit”.
“Dopo aver ricevuto molti incoraggiamenti e sostegni, è una decisione difficile che prendo“, ha scritto Barnier in una lettera inviata al presidente del Ppe, Joseph Daul. “Siamo sul rettilineo finale di un negoziato grave e complesso sul ritiro ordinato del Regno Unito. E' mio dovere restare impegnato, con tutta la mia energia e la mia determinazione, per la buona conclusione di questo negoziato”. Secondo Barnier, “questo impegno non è oggi compatibile con il calendario fissato dal Ppe per la scelta del suo capolista per le elezioni europee”.
Il sistema degli “Spitzenkandidaten” introdotto nel 2014 prevede che il capolista del partito europeo che prende più seggi alle elezioni sia automaticamente scelto come presidente della Commissione. Per ora solo il capogruppo all'Europarlamento, Manfred Weber, ha annunciato la sua candidatura come Spitzenkandidat del Ppe. Nei prossimi giorni è attesa una decisione dell'ex premier finlandese Alexander Stubb. Nel campo del Partito Socialista Europeo hanno annunciato la loro candidatura il vicepresidente della Commissione, lo slovacco Maros Sefcovic, e l'ex cancelliere austriaco, Christian Kern.
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