Il Pakistan prevede nelle prossime settimane di giustiziare circa 500 condannati a morte. Ad affermarlo sono alcune fonti governative dopo la revoca della moratoria sulla pena di morte in vigore dal 2008. Islamabad aveva annunciato la fine della moratoria per i reati di terrorismo, subito dopo il massacro nella scuola militare di Peshawar il 16 dicembre scorso, rivendicata dai Talebani e che ha provocato 149 morti.
La notizia conferma la linea dura del governo verso la militanza islamista che dal 2007 è responsabile di oltre 30 mila vittime, per la maggior parte civili. I condannati previsti sarebbero 500 e si tratterebbe di persone che hanno già esaurito tutti i ricorsi. Da venerdì sono state giustiziate già sei uomini. Un portavoce del ministero dell’Interno ha riferito che “il primo ministro ha anche dato indicazioni di attivare misure per smaltire velocemente i casi pendenti legati al terrorismo”, senza però fornire dettagli, né confermare le intenzioni di eseguire le condanne a morte.
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