La Nsa – National Security Agency – una dele potenti agenzie federali dell'intelligence americana, ha messo fine al controverso programma che, dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, controlla e analizza le telefonata e i messaggi di testo di milioni di americani. La notizia è stata rivelata dal New York Times, sottolineando come la pratica negli ultimi anni abbia sollevato una seria questione di violazione della privacy.
Il programma di controllo e analisi delle telefonate era stato istituito con il “Patriot Act” dopo i tragici attentati dell'11 settembre 2001 su proposta di George W. Bush. Il provvedimento autorizzava la National Security Agency di intercettare i “metadati” – ossia un corredo di informazioni ai documenti informatici – delle conversazioni telefoniche, cioè i numeri di telefono, la durata e altre informazioni, ma non il loro contenuto.
L'esistenza del programma fu svelata nel 2013 dall'ex analista della Nsa Edward Snowden. Il fatto sollevò molte critiche e preoccupazioni per la violazione della privacy di molti cittadini. Nel 2015, il “Patriot Act” fu sostituito dal “Freedom Act”: l'archiviazione dei tabulati telefonici è diventata così di competenza delle compagnie di telecomunicazioni e la consultazione da parte del governo è stata vincolata all'autorizzazione di un giudice.
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